Con le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 all’orizzonte e sempre più frequenti notizie di cronaca intorno alla crisi della “snow economy”, in Italia si fa urgente la riflessione sull’uso sostenibile e responsabile delle montagne e del territorio montano.
Neve, natura incontaminata, silenzio, benessere: è l’immagine da cartolina che vendiamo ai turisti quando parliamo di montagna. Un’immagine idilliaca ma ingannevole. Schiacciata dal peso del riscaldamento globale, dell’urbanizzazione e del turismo intensivo, la montagna come l’abbiamo conosciuta finora non esiste più. Continuiamo a idealizzarla e promuoverla secondo un immaginario fallace che, anno dopo anno, contribuisce alla sua distruzione.
L’inchiesta Montagne Immaginarie di Michele Sasso, pubblicata da Edizioni Ambiente nella collana VerdeNero Inchieste, rappresenta un approfondito reportage su cosa accade davvero in questi territori e su quali siano le sfide per reinventare il territorio e trovare un giusto modello di sviluppo.
Michele Sasso racconta un territorio montano che si confronta con la crisi climatica, l’urbanizzazione crescente e uno sfruttamento intensivo che lo sta trasformando. Montagne Immaginarie mette in evidenza le contraddizioni di una “snow economy” insostenibile, alimentata da una visione che persiste nell’artificializzare i comprensori sciistici a dispetto delle sfide ambientali. L’autore analizza l’impatto dei grandi eventi, come le prossime Olimpiadi, sottolineando i costi ambientali di infrastrutture massicce e superflue, come per esempio la controversa pista da bob di Cortina.
Ma il libro va oltre il classico racconto della montagna come luogo esclusivamente turistico. Sasso esplora anche le aree interne e gli Appennini, territori spesso dimenticati e soggetti a un sovrasfruttamento delle risorse naturali, come il taglio intensivo di legname e il prelievo eccessivo di acqua per l’imbottigliamento. Queste pratiche contribuiscono a destabilizzare l’ambiente, provocando frane e alluvioni che colpiscono duramente le comunità locali.
Non mancano però gli esempi positivi: Sasso racconta storie di resistenza e innovazione, come il concetto di “restanza”, la scelta di restare in queste aree per contrastare lo spopolamento e sviluppare modelli di vita sostenibili, e la gestione virtuosa di risorse naturali, come la foresta di Tarvisio. Questi esempi dimostrano come sia possibile adottare nuovi modelli di turismo e sviluppo, lontani dalle logiche di sfruttamento intensivo e vicini a un’economia più sostenibile e integrata.
“La montagna è sospesa tra l’oggi e il domani, tra chi l’ha idealizzata e usata e chi invece crede nel suo sviluppo sostenibile e armonico di fronte, soprattutto, alle sfide ineluttabili dei cambiamenti climatici”, scrive Sasso nel prologo. “La montagna è sospesa tra visioni distorte di un futuro che la vorrebbe come un parco giochi senza regole, da sfruttare per costruire comprensori e impianti sciistici fuori tempo massimo e il presente fatto di narrazioni e migrazioni per cercare nuove forme per riabitare questi luoghi”.
E continua: “La montagna è vittima della sua stessa immagine e diventa immaginaria, un ‘nonluogo’ come direbbe l’antropologo Marc Augé, se inteso soltanto come prolungamento e appendice della città. Sospesa tra le sue numerose bellezze e l’arroganza di chi decide di antropizzarla e piegarla alle esigenze della società moderna”.
La collana VerdeNero Inchieste
VerdeNero, nata nel 2007 come serie di noir sull’ecomafia con la partecipazione dei nomi più importanti del genere, si è evoluta nel tempo in una collana di inchieste. Oggi riparte con un nuovo formato e nuovi titoli a firma di alcune delle penne più efficaci del giornalismo ambientale italiano.
L’obiettivo è mettere in luce temi ambientali sempre più urgenti: dalle migrazioni climatiche all’overtourism in aree fragili, come quelle montane, fino agli impatti della rivoluzione digitale e al degrado del territorio. Il tutto senza trascurare le politiche attive, sia a livello nazionale che internazionale, per contrastare la crisi ambientale. Ogni volume della collana combina giornalismo investigativo, analisi scientifica e una narrazione coinvolgente, rendendo la lettura sia informativa che stimolante, offrendo al lettore una comprensione profonda delle questioni ambientali attuali e delle loro implicazioni sociali.
La collaborazione con Legambiente
L’inchiesta “Montagne immaginarie” di Michele Sasso sostiene la campagna di “Change Climate Change” di Legambiente, contro le cause e i responsabili della crisi climatica.
Per maggiori informazioni: www.changeclimatechange.it
Michele Sasso
Michele Sasso insegna comunicazione giornalistica e storytelling alla scuola Mohole di Milano. Lavora per La Stampa, dopo essere stato a Radio Popolare, il Fatto Quotidiano, Altreconomia, Linkiesta e L’Espresso. Si è occupato di migranti, ecomafie, politica, diritti civili, estrema destra, piccole e grandi ruberie. È autore di Armi, un affare di Stato (Chiarelettere, 2012) e Assalto alla Lombardia (Laterza, 2023).
“Montagne immaginarie” di Michele Sasso è disponibile in libreria e sul sito di Edizioni Ambiente a questo link: www.edizioniambiente.it/catalogo/montagne-immaginarie