Articolo aggiornato il 28 Maggio 2025
di Alessandra Mazzotta
C’è chi gira a casaccio e chi parte da casa con la mappa in mano e le prenotazioni fatte online, per evitare le code, sconsigliate anche dell’osteopata.
Due filosofie diverse, due modi di vivere opposti, un unico obiettivo: sopravvivere e godersi al meglio il Salone del Libro di Torino. Com’è andata quest’anno? Bene, benissimo.
La trentasettesima edizione del Salone del Libro appena chiusa è quella dei record: per numero di presenze (231mila), numero di giovani (quasi la metà, il 49% è under 35), numero di case editrici piccole e medie e prezzi del cibo (7 euro un rettangolo di pizza col pomodoro, per esempio).
Con un titolo suggestivo, Le parole tra noi leggere, preso in prestito dal libro di Lalla Romano, a sua volta ispirato da una poesia di Eugenio Montale, “Questo Salone omaggia le parole e la particolare materia di cui sono fatte: leggera, precisa, preziosa”, ha spiegato la direttrice Annalena Benini, al suo secondo mandato.
E qualche parola leggera e preziosa l’abbiamo chiesta anche noi agli amici di Econote incontrati, facendoci suggerire un consiglio di lettura che possa interessare i lettori più attenti alle tematiche ambientali e sociali. Come voi, come noi.
Stefano Delprete di Add Editore consiglia “Cattivi custodi”, di Oliver van Beemen, autore olandese. “Il libro racconta l’associazione African Parks fatta da ricchi bianchi olandesi, sudafricani, inglesi che gestiscono i parchi e le risorse naturali dell’Africa. Sembra una buona azione di volenterosi uomini bianchi ma dietro c’è un passato e un presente di colonialismo, in cui la natura africana viene sfruttata e in cui gli interessi dei bianchi trovano i loro margini di guadagno – spiega Stefano -. È il colonialismo verde, dove la tutela della natura diventa la facciata per interessi di tutt’altro tipo. Un libro che ci ricorda come ancora oggi il colonialismo è ancora vivo e no, non è affatto passato.
Il suggerimento di Sara Bottaini, di Bao publishing: “Mi occupo della collana manga e vi consiglio un titolo assolutamente imperdibile, “Il viaggio di Shuna” di Hayao Miyazaki. Ve lo consiglio perché è di Miyazaki, dunque bellissimo, e poi perché il volume è rimasto non pubblicato dagli anni ‘80. Per fortuna nel 2023 l’autore ci ha concesso di poterlo portare in Italia – spiega Sara -. Miyazaki è molto legato alle tematiche ambientaliste, il libro racconta i viaggi di Shuna, il protagonista, alla ricerca di semi che riporteranno la vita e soprattutto un futuro al suo popolo che è in crisi per una profonda carestia. Vale la pena comprarlo sia per la storia sia per i disegni”.
Alex Piovan editor di Neo.edizioni e di GAP, il romanzo che ci consiglia. “GAP è l’acronimo di Grottesco Adolescenziale Periferico, il protagonista è Fedor, un ragazzo di 16 anni del quartiere milanese Inganni, la cui adolescenza è complicata da un lutto, dalla prima storia d’amore e da una dipendenza da fentanyl che lo porterà a trovarsi invischiato in sperimentazioni attoriali di un gruppo di adulti che diventeranno sempre più complicate e pericolose. Ve lo consigliamo perché riesce a tenere insieme con un equilibrio perfetto tante anime, passando da una malinconia profonda a un’incredibile dolcezza a scene grottesche, ironiche e violente, raccontando le anime diverse di questa adolescenza difficile”.




