[aggiornamento del 28 maggio 2012]
Dal 1° maggio le stoviglie di plastica: piatti, bicchieri, forchette, coltelli, cucchiai e chi più ne ha più ne metta, sono stati inseriti fra i materiali che è possibile differenziare.
Mentre prima dopo un pic nic o dopo aver bevuto un bicchier d’acqua buttavamo le stoviglie nel sacco nero – indifferenziato – adesso possiamo differenziare anche questi rifiuti nella plastica.
E questo perché il 21 marzo di quest’anno l’ANCI CONAI ha deliberato l’estensione della raccolta differenziata a piatti e bicchieri di plastica che prima ne erano esclusi. I piatti e bicchieri di plastica dovranno però essere conferiti nella raccolta della plastica comunque puliti dal cibo o dai liquidi che hanno contenuto (come tutto quello che differenziamo per evitare contaminazioni).
Restano esclusi ad ogni modo le posate in plastica e i bastoncini per mescolare le bevande (pensiamo ai distributori automatici) perché, in base alla direttiva 2004/12/CE del Parlamento europeo, non possono essere considerati imballaggi.
Il punto rimane questo, anche con le nuove norma: la raccolta differenziata della plastica riguarda solo gli oggetti concepiti per contenere, proteggere e trasportare delle merci.
Ad ogni modo rimane il fatto che ci sono delle alternative più sostenibili a questo tipo di stoviglie. Se proprio non ne possiamo fare a meno meglio acquistare piatti e posate in amido di mais biodegradabili al 100%. E comunque io preferisco le stoviglie in vetro o in ceramica. Questo tipo di monouso non sono mai entrati in casa mia.
Ci chiedono spesso qualcosa di più sulla questione plastica, riciclo e piatti/bicchieri riciclabili. Perché i bicchieri di plastica non sono riciclabili?
La risposta è semplice e spiazzante: non sono imballaggi.
Perché, cosa succede di solito: normalmente, le amministrazioni dovrebbero (condizionale d’obbligo!) raccogliere gli imballaggi della comunità e i produttori di questi imballaggi, attraverso dei consorzi, dovrebbero ritirarli e riciclarli secondo alcune percentuali e quantità minime. Nel caso della plastica il consorzio è il Corepla.
Il consiglio, comunque, è di usare sempre meno plastica, in ogni caso. Io ho bandito piatti, bicchieri, forchette, coltelli e cucchiai di plastica monouso dalla mia spesa e dalla mia dispensa. Ho risolto così il problema.
Per approfondimenti:
http://www.amiavr.it/rac_dif/plastica/imballaggi.htm
http://www.youtube.com/watch?v=ZH5HvgldnMY
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