La bambina deve prendere aria, di Barbara Rossi Prudente



Questo documentario mi ha colpito. Al di là delle immagini. del filmato realizzato.

Perchè il comunicato che segue è stato mandato a Notecologiche da
ll‘Associazione dei Medici per l’Ambiente, ISDE (International Doctors for Environment) affiliata all’ Ordine dei Medici. Associazione che promuove attività di ricerca e formazione scientifica in tema di ambiente e salute e favorisce l’educazione ambientale.

“La bambina deve prendere aria” vuole sensibilizzare gli spettatori rispetto all’attualissimo problema dei Rifiuti in Campania. Dura cinquantacinque minuti. Un filmato interamente girato a Caserta e provincia tra la fine del 2007 e il 2008, che affronta la tematica dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani e dsoprattutto dei sacrosanti diritti ad un ambiente salubre, in maniera originale miscelando mirabilmente immagini suggestive, una spettacolare tecnica di animazione e appassionate riflessioni di rappresentanti della società civile.

Nel documentario una madre parla alla figlia neonata passeggiano in una città straziata dall’immondizia. La magia della parola è l’arma con cui la donna protegge la piccola recitando filastrocche e a cui racconta il disagio e l’esigenza di fare il film. In quella città il cuore pulsa vivo, nonostante tutto. Un pediatra dell’ospedale non si stanca di combattere contro l’ inquinamento di questa regione soprattutto pensando al futuro dei neonati che ogni giorno introduce alla vita. Preoccupato della loro sicurezza, soprattutto per gli effetti sulla salute dello smaltimento incontrollato dei rifiuti tossici, analizza il latte materno alla ricerca di diossina. Caserta diventa una città dove un ingombrante e indesiderato arredo urbano intralcia il passaggio nelle vie comuni, gli incontri e la comunicazione. Per i bambini non c’è spazio per giocare, passeggiare…respirare. Un’immondizia enorme, gigante e che eppure, con il passare dei giorni, rischia di non essere più vista. Assuefazione, la chiamano. Tutto questo e tanto altro è “La bambina deve prendere aria”, interamente girato a Caserta nel periodo di massima emergenza rifiuti.