Il traffico di cuccioli diventa reato

Importantissima battaglia vinta dalla Lav. La scorsa settimana il Parlamento ha approvato in via definitiva la Legge di Ratifica ed esecuzione della Convezione europea per la protezione degli animali da compagnia.

In pratica, grazie a questa legge il traffico dei cuccioli è diventato un reato: e quindi chi verrà trovato a commercia cani e gatti senza microchip, documentazione sanitaria e passaporto rischierà la reclusione da 3 mesi a un anno e una multa da 3.000 a 15.000 euro. Un grande passo in avanti per i diritti degli animali, soprattutto se si pensa al fatto che si sono inasprite le sanzioni per chi uccide animali.

Dice il Presidente della Lav, Gianluca Felicetti: “ Un mercato illegale da 300 milioni di euro l’anno giocato sulla pelle dei quattro zampe e di ignare famiglie, sviluppatosi finora anche con gravi rischi sanitari in normali circuiti grazie a una rete di coperture, per la mancanza di una normativa efficace di contrasto”.

Grazie alle petizioni della Lav e all’azione dell’associazione è stato ottenuto un risultato importantissimo. Sono davvero tanti, infatti, i cuccioli che purtroppo vengono trasportati da tutto il mondo e venduti nel nostro paese. Viaggi massacranti, maltrattamenti all’ordine del giorno, torture di ogni tipo, impossibili da immaginare. Ma ora si spera che, grazie agli sforzi congiunti di Lav, di migliaia di persone che hanno firmato, con questa legge (la prima in Europa in tal senso) si riesca a dare un livello di vita più consono ai cuccioli. Ma non bastano le leggi, bisogna farle applicare. E lì il compito non è sempre facile, ma siamo fiduciosi.