Settembre sta passando. Ma l’orma del caldo torrido ha coperto gran parte del mese, attanagliando molte città nella sua morsa.
Molto si è parlato dell’aumento delle temperature, ma poco ancora si sta facendo per mitizzare i danni e prevenirne di peggiori.
L’aumento di soli 2 °C della temperatura superficiale porterebbe a superare i massimi storici di misurazione del calore circa l’80% della superficie terrestre, compromettendo la salute dell’uomo e le sue attività. Questo è quanto riportato da un recente studio della Boston University.
Un altro studio, condotto in Italia dall’Università di Milano e l’istituto Isac-CNR di Bologna, ha analizzato l’andamento delle ondate di caldo negl’ultimi 50 anni, evidenziando l’aumento delle temperature medie, ma non della frequenza con cui questi eventi si susseguono nel tempo. In sostanza non sono le ondate di caldo ad aumentare di numero, ma la loro intensità (di circa 1,5 °C).
Si prevede che nei prossimi decenni la temperatura media salirà di altri 0,6 °C pur mantenendo costanti le emissioni, il che ci porterebbe pericolosamente vicini alla fatidica soglia dei 2 °C.
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