Alla ricerca di acqua dolce

Il problema del consumo d’acqua (un bene finito sfruttato sin’ora egoisticamente dall’uomo) è uno dei temi centrali delle più accese discussioni in tema di Ecologia. Attualmente si cerca quindi di trovare nuovi modi di ottenere acqua dolce, oltre a escogitare sistemi per ridurre gli sprechi.

Alcuni ricercatori hanno perfezionato delle tecniche già esistenti di popolazioni rurali. Ad esempio si è costruito un macchinario in grado di raccogliere l’acqua dalla nebbia. Il sistema è semplice ma ingegnoso: una grossa tela fitta esposta alla nebbia è in grado di “catturare” milioni di goccioline d’acqua dalla nebbia, le quali condensate vengono riversate in contenitori di raccolta. L’idea originaria è di alcune popolazioni peruviane, nei pressi di Lima.

Altro stratagemma, questa volta derivante dalla cultura contadina del Nepal, prevede l’interramento delle piante insieme a degli speciali contenitori, in grado di “razionare” l’acqua fornita alla pianta, in modo da aumentare la sopravvivenza in periodi di siccità.

Una soluzione, decisamente più futuristica, consiste nella desalinizzazione mediante batteri. Questo strumento (ancora in via di sperimentazione) è in grado attualmente in piccolo di eliminare i sali dall’acqua “salata“, trasformandola in acqua “dolce“. La trasformazione è dovuta grazie a batteri, in grado di purificare l’acqua tramite il loro metabolismo. Il passo successivo in programma è quello di renderli capaci di purificare le acque reflue delle fognature in acqua dolce.