Salve amici eco-nauti!
Il tacco dello Stivale è un posto dove non c’è solo mare splendido e ottima cucina, ma anche tanta, tantissima natura; Infatti il WWF in Puglia gestisce 3000 ettari di queste aree in un sistema di 6 Oasi protette: Torre Guaceto (Brindisi), Monte Sant’Elia (Taranto), la Riserva Naturale dello Stato Le Cesine (Lecce), Riserva Regionale Naturale Orientata Palude la Vela (Taranto), Il Rifugio (Bari), Lago Salso (Foggia).
Vi racconterò perché vale la pena visitarle tutte, ed oggi partiremo da Torre Guaceto, a soli 15 km da Brindisi; L’Oasi costiera di Torre Guacito è una rarità, sia per la sua natura di Oasi costiera (in Italia ce ne sono veramente poche) sia perché un tratto di costa tra i più conservati della costa adriatica, con paludi e dune alte fino a 10 metri e una Torre saracena (Torre Guacito appunto, che è anche un centro visite) che racconta la storia di questa zona. Sono perciò possibili qui due tipologie di visite guidate: -A terra, per apprezzare i vari habitat della riserva di terra come la zona umida d’acqua dolce (dove si sviluppa il canneto), la macchia mediterranea (particolarmente presente nella zona nord e est della riserva, ricca di ginepro, il lentisco,il mirto,lo spazio villoso, il cisto, il timo, e il giunco pungente,il leccio ) e il cordone dunale ( con dune alte 7/10 metri e lunga per circa 800 mt, create nei millenni grazie all’azione congiunta dei venti e del mare sulla linea di costa).
Questa zona si estende per circa 1200 ettari -ed in mare tramite il seawatching o immersioni per apprezzare al meglio il fondale marino costiero. Questa zona si estende per circa 600 ettari e include un tratto di mare compreso tra Penna Grossa e gli scogli di Apani, per una estensione di circa 5 miglia marine.
Sulla spiaggia crescono piante pioniere fra cui la la gramigna delle spiagge e la santolina delle spiagge, mentre sugli scogli troviamo l’aglio delle isole.
Gli uccelli sono molto numerosi, nei vari ambienti troviamo: falco di palude, cannareccione, cannaiola, bassettino, forapaglie, gallinella d’acqua, porciglione, corriere grosso, airone rosso, airone cenerino, tarabuso, tarabusino, il raro martin pescatore e folaga. Ma ci sono anche rettili e anfibi: tartaruga di palude, natrice, rane di varie specie. In mare troviamo molluschi, cirripedi, patelle, l’anemone, granchio corridore, molluschi gasteropodi e negli accumuli di poseidonia oceanica, antropodi e isopodi, ma anche pesci come i labridi, lo sciarrano, le triglie, scorfani, cefali e salpe, saraghi, dentici e mormore, e le cernie. Infine è sempre più frequente trovare la Caretta caretta e scorgere al largo gruppi di balenottere. Qui le attività includono anche la sorveglianza antincendio, il monitoraggio delle spiagge, il recupero e cura di esemplari tartarughe marine spiaggiati, pulizia dei fondali e degli scogli. Nei dintorni sono molto suggestivi da visitare i centri storici di Mesagne e Ceglie Messapica, ma anche i filari di Ulivi plurisecolari di Serranova ed il castello di Carovigno.
Da qui poi si può arrivare facilmente la Riserva Naturale dello Stato Le Cesine (Lecce). Ma, come dicono in TV… lo scopriremo nella prossima puntata!!!
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