Registro dei tumori in Campania, servono 1.500.000 euro

Sit in davanti all’Istituto Pascale di Napoli, il maggiore centro oncologico del Mezzogiorno per chiedere il registro dei tumori Campania. I cittadini chiedono un registro dell’incidenza delle patologie in una regione dove da anni vengono sversati e bruciati rifiuti tossici come denuncia un reportage del 2008 Biùtiful Cauntri.

A parlare, in questo video de Il fatto quotidiano è il tossicologo e oncologo del Pascale Antonio Marfella di Medici per l’Ambiente (qui in un intervista radiofonica da noi realizzata nel 2009): “troppe anomalie, troppi giovani ricoverati e queste malattie non sono da imputare a stili di vita individuali”.  La motivazione del blocco dell’iter che avrebbe portato finalmente all’istituzione del registro dei tumori in Campania è il costo, un milione e cinquecentomila euro. Ma, si vede ancora nel video, la Regione Campania ne ha stanziati più del doppio per il restyling del sito internet considerato obsoleto e non adatto alla comunicazione moderna.

Il presidente della Regione Campania Caldoro però assicura che il registro si farà. Speriamo a questo punto che anche il sindaco De Magistris e il governo centrale si interessino alle delicate e urgenti questioni: sversamento rifiuti, roghi tossici e registro tumori. In Campania, e in altre zone d’Italia quello che è a rischio ogni giorno è la salute dei cittadini.