Aiuto! Ho bisogno di smalto!

La primavera sembra finalmente essere arrivata e le nostre scarpe chiuse iniziano a starci strette, sfoderiamo i nostri sandali o le nostre infradito per la prima volta, dopo mesi di freddo e pioggia e ci cade l’occhio sui nostri piedi… Il pensiero corre subito a rimetterli in sesto e a colorarli con un bello smalto magari coordinato a quello delle mani!

Iniziamo a scegliere il colore e ci troviamo davanti a giganteschi stand pieni di boccette di diverse forme, con promesse accattivanti (si asciuga in pochissimo tempo! Non si scheggia!).

Cerchiamo allora di orientarci verso la scelta dei nostri nuovi smalti, non in base alla nuance che andrà di moda quest’anno (a proposito pare sarà il “poppy red”) ma in base a quanto sia ecologico e non dannoso per le nostre unghie, sia dei piedi sia delle mani.

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Partiamo dal famigerato “trio tossico” di prodotti chimici dannosi che si trovano in alcuni smalti:

Ftalato dibutilico (DBP), toluolo (IUPAC metilbenzene), formaldeide (o aldeide fòrmica, nome IUPAC: metanale).

Il primo consiglio quindi è quello di annotarci le sigle e prima di comprare qualunque boccetta di smalto verificare l’assenza di questi composti.

La seconda dritta è quella di cercare smalti il più possibile ecologici, che non contengano nessuna delle sostanze del “trio tossico”.

Abbiamo ascoltato il Direttore Marketing dell’azienda italiana ANDY MAID © Luxury Nails Lacquer  che a tal proposito ci dice:

“Ci tengo a precisare una cosa in particolare: al giorno d’oggi gli unici smalti che si possono considerare realmente “ecologici” sono quelli a base d’acqua.

Questi (a parte casi eccezionali come quelli destinati all’utilizzo ludico per bambini) non sono ancora in commercio a causa di un problema non indifferente: la base d’acqua non riesce a sostenere bene i pigmenti e di conseguenza e legare in modo corretto con l’unghia.

Di conseguenza decade l’utilità di un prodotto come lo smalto… quale donna utilizzerebbe un prodotto apparentemente inutile o, peggio ancora, “scadente” in quanto non performante?

Qui intervengono i cosiddetti “collanti” ovvero formaldeide, toluene e dibutil-ftalato (dbp) che progressivamente tutte le consumatrici stanno conoscendo come “trio-tossico”, in quanto dimostrato che sono sostanze cancerogene (sebbene molte donne credano che utilizzando una buona base il rischio non esista).

Negli anni le varie Authority nei settori della salute e tutela dei consumatori hanno stabilito dei limiti percentuali all’utilizzo di tali sostanze, e pochi sanno che dal 2015 tutti gli smalti per unghie dovranno averne l’assenza TOTALE.”200413312-001

Cerchiamo di privilegiare l’acquisto di smalti made in Italy, poiché faranno meno km per essere distribuiti nei nostri negozi o istituti di bellezza e saremo più certi delle norme di sicurezza dei produttori.

Non dimentichiamoci poi la scelta “cruelty free”, ovvero scegliendo aziende che non testano prodotti sugli animali.

Infine un’ultima dritta, se lo smalto ce lo facciamo sempre applicare in istituto di bellezza, possiamo andare con tranquillità dall’estetista di fiducia portando il nostro smalto da casa, saremo sicure di quello che ci mettiamo sulle unghie!

di Federica Gemma