Nuovo immenso massacro di delfini in Giappone

Nei giorni scorsi 5 gruppi distinti di delfini tursiopi sono stati brutalmente catturati nella baia di Taiji in Giappone per un totale di oltre 250 animali. Si tratta di una delle più massicce mattanze mai avvenute.

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Il destino per questi delfini è ormai segnato. Sono stati separati in diversi gruppi da oltre quattro giorni in attesa che vengano selezionati, alcuni di questi verranno trasferiti nei delfinari di tutto il mondo, altri verranno uccisi per diventare cibo. Sono terrorizzati, confusi, soffrono e lottano per liberarsi ma le reti e i pescatori glielo impediscono. Addirittura le barche passano volutamente sopra i delfini per ferirli come testimonia la foto qui sotto. A peggiorare le loro condizioni l’impossibilità di alimentarsi in quanto sono bloccati nella baia dove non c’è cibo. Diverse associazioni tra cui SeaShepherd stanno documentando in tempo reale la vergognosa mattanza http://livestream.seashepherd.org.

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Al momento sono 51 i delfini selezionati per i delfinari, uno però è morto durante le operazioni di cattura. Tra quelli sopravvissuti c’è anche un raro cucciolo albino, battezzato da Paul Watson con il nome Shoujo che tradotto dal giapponese significa Bambi. E’ stato separato dalla madre dalla quale dipendeva totalmente e subito trasportato ferito al Taiji Whale Museum dove sicuramente attrarrà un elevato numero di turisti. I gestori del delfinario giustificano la cattura sostenendo che ora il cucciolo è al sicuro dai predatori degli oceani. La madre verrà molto probabilmente macellata.

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Non si sa per quanto il povero Shoujo sopravviverà senza la madre, tenuto presente che a causa della mancanza di pigmentazione della sua pelle non ha alcuna protezione contro i raggi solari. In libertà questo sarebbe stato un problema minore considerato che avrebbe trascorso parte del tempo in acque profonde, cosa invece impossibile in un delfinario.

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Il mio pensiero non può che andare a lei e a tutte le altre povere creature vergognosamente strappate dal loro gruppo e maltrattate dall’uomo per ignobili motivi. Voglio ricordare Shouju libera insieme alla sua mamma e al resto del gruppo nei loro ultimi istanti di vita vera.

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Se volete fare la vostra parte per dire basta a questi massacri, vi segnaliamo questa pagina: http://www.seashepherd.org/cove-guardians/what-you-can-do.html