Tempo libero a impatto zero: ecco le nuove tecnologie da indossare

Passare una serata a casa con amici, magari giocando a scacchi, può essere una delle migliori idee per passare il proprio tempo libero e decrescere in maniera felice senza aumentare la propria impronta ecologica. Tuttavia dopo anni in cui le aziende high tech hanno riconsiderato il proprio impatto sul pianeta, anche l’industria dell’intrattenimento ha fatto i suoi sforzi in direzione della sostenibilità, lanciando tecnologie da indossare, per un divertimento ad impatto zero, alternativo ai giochi più tradizionali.

Le tecnologie da indossare hanno fatto il loro ingresso sul mercato in primo luogo nel settore giochi high tech. Sono stati creati ad esempio speciali occhiali per videogiocatori, sensori e addirittura esoscheletri da indossare per tuffarsi in ambienti virtuali immersivi. Ed anche i più recenti Google Glass, punta di diamante delle attuali wearable technologies, vedono nei giochi alcune delle applicazioni più promettenti.

Su smartphone e tablet i giochi più diffusi nei vari store di applicazioni sono state le app di giochi social e di poker gratuito, ed anche Big G sta pensando di sviluppare delle app che rendano i Google Glass più versatili e utilizzabili in momenti ludici, dove permesso.

Un esempio è quella permette l’acquisizione e valutazione in real time di dati statistici, applicazione che non potrebbe trovare spazio durante una partita di scacchi, oppure la app che consente di capire le vere emozioni sul volto di una persona, che potrebbe essere utile per individuare il bluff dell’avversario in una partita di poker tra amici. Questo, combinato con la conoscenza delle regole e delle strategie di gioco, potrebbe essere considerato un vantaggio eccessivo.

I giochi su Google Glass prevedono quindi maggiori interazioni con le persone e l’ambiente fisico, sfruttando in vari casi la realtà aumentata: anche giochi in movimento quindi, in cui si potranno utilizzare anche altre tecnologie da indossare in grado di ricaricare gli stessi occhiali, oltre che il proprio smartphone, tablet o lettore ebook.

L’Università di Southampton ha realizzato ad esempio una speciale tasca che consente di ricaricare il proprio smartphone mentre si dorme in un sacco a pelo (grazie al calore corporeo), oppure mentre si cammina, sfruttando l’energia cinetica creata dai movimenti del corpo, che deformano questa “tasca” e generano in questo modo elettricità. Il tutto grazie a materiali speciali sviluppati dal team di ricerca del prof. Steve Beeby, che promettono ulteriori sviluppi nella capacità di generare energia con il semplice movimento o calore corporeo.

Il progetto dell’ateneo di Southampton non è l’unico di questo genere. Anche aziende hi tech stanno movendosi nella realizzazione di tecnologie da indossare per generare energia: ad esempio suole hi tech che generano elettricità con il movimento di chi le indossa, o anche magliette realizzate con tessuti in grado di creare energia o addirittura di immagazzinarla. Grazie alle nanotecnologie, la classica maglietta di cotone potrà trasformarsi in una vera e propria batteria per ricaricare smartphone, tablet, Google Glass o altri dispositivi d’intrattenimento.

Date queste ed altre premesse tecnologiche, un giovane italiano ha anche lanciato l’idea di un nuovo edificio per il ping-pong al Foro Italico, completamente autosufficiente: sarebbe di fatto una palestra illuminata e riscaldata dal solo movimento umano. Sarebbero sfruttati infatti pavimenti piezoelettrici in grado di interagire con speciali scarpe che, con il semplice passaggio su questo pavimento, generano energia.