La fibra ottica nel corso dei prossimi anni diventerà una realtà consolidata per la maggior parte degli italiani, che avranno la possibilità di navigare su Internet, e più in generale di sfruttare le connessioni, dallo streaming all’Internet of Things, in modo molto più efficace e rapido rispetto a quanto consentito dal rame. Ma come avviene la posa? Prima di tutto, la società che si occupa dell’installazione della fibra ottica sottoscrive un accordo con il Comune del territorio in cui deve intervenire definendo i tempi e le modalità di lavoro. Inoltre, vengono stabilite le modalità di scavo.
Gli scavi, infatti, possono essere eseguiti con tecniche differenti: oltre alla posa della rete aerea e al no-dig, che permette di evitare i classici scavi a cielo aperto, le due alternative principali sono rappresentate dalla minitrincea tradizionale e dalla minitrincea ridotta. La prima consiste in una tecnica di scavo a impatto ambientale ridotto, in virtù della quale vengono realizzate trincee larghe 5 centimetri al fine di ridurre i costi delle operazioni; nel caso della minitrincea ridotta, invece, si ha a che fare con una tecnica innovativa che include l’aspirazione del materiale di scarto, per effetto della quale diminuiscono i disagi per l’utenza dal momento che si deve fare i conti con una minore quantità di polvere. Il ricorso allo scavo tradizionale non è da escludere in modo assoluto, ma tale procedura viene utilizzata unicamente nel caso in cui non vi sia la possibilità di mettere in pratica le altre soluzioni.
Dopo che i lavori sono stati portati a termine, è necessario effettuare un primo riempimento dello scavo momentaneo, che ha lo scopo di far sì che il terreno si possa assestare; a quel punto il manto stradale viene ripristinato, sempre secondo le tempistiche individuate dal Comune di riferimento. Una volta che saranno state concesse tutte le autorizzazioni amministrative del caso e che saranno stati rilasciati tutti i permessi, la fibra ottica potrà essere portata fino alle abitazioni private, agli uffici e a tutti gli altri edifici di destinazione. Molto importante è, in tutto il ciclo di lavoro, la fase di walk out, che permette di capire se ci si può servire dell’infrastruttura che già esiste.
Tecnofrese è un’azienda specializzata nel settore, e si occupa della posa della fibra ottica (oltre che di altri interventi come la stabilizzazione a calce e le costruzioni stradali) garantendo professionalità e tempi rapidi: ciò di cui il nostro Paese ha profondamente bisogno.
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