Quando facciamo la raccolta differenziata alle volte troviamo dei materiali difficili da catalogare. Ce li rigiriamo tra le mani chiedendoci: “e questo dove lo butto?”
Uno dei materiali che in molti non sanno ancora come differenziare correttamente è di sicuro il tetrapak.
Cosa è il Tetrapak
Il Tetrapak è un materiale molto funzionale, prodotto dall’azienda svedese che porta appunto questo nome: all’inizio usati soprattutto per contenere il latte (Il primo prodotto di Tetra Pak infatti è stato un contenitore di cartoncino usato per conservare e trasportare il latte, chiamato Tetra Classic), nel corso dei decenni sono diventati dei contenitori molto diffusi per contenete liquidi di vario tipo, come succhi, panna, acqua, bibite in genere.
La particolarità di questo materiale è che è formato non da uno, bensì da 3 diversi materiali: uno strato di carta rivestito da materiale plastico all’esterno e alluminio all’interno.
Come si ricicla il Tetrapak
Questo materiale così funzionale e resistente non ha però un luogo univoco per il suo riciclo, almeno nel nostro paese. Varia da regione a regione, anzi da comune a comune, il modo in cui si ricicla il Tetrapak. In attesa magari di una regola univoca che un giorno o l’altro possa unificare il riciclo del Tetrapak consigliamo di contattare sempre il proprio comune per sapere se il Tetrapak va nel cassonetto della plastica o della carta.
Raccomandiamo in ogni caso di sciacquare e schiacciare i contenitori, occupando così meno spazio. E se il cartone del tetrapak va nella carta, suggeriamo di togliere il tappo di plastica, ovviamente differenziandolo poi nel modo corretto.
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