Le cabine telefoniche fino a pochi anni fa facevano parte del paesaggio di ogni città, ma non solo: anche il più piccolo paese di montagna era collegato con il resto del mondo grazie a questo presidio fisso. Oggi, però, nell’era di Internet e degli smartphone, le cabine sopravvissute – e non sono poi molte, visto che piano piano molte sono state smantellate – sono inutili: gli adolescenti probabilmente non sanno nemmeno a che cosa servono. Che fare, allora, di queste testimonianze del passato? Indirizzarle verso una discarica sarebbe un peccato, uno spreco e un inutile aumento di rifiuti: molto meglio pensare a qualche idea per riconvertire le cabine, approfittando della loro conformazione e aguzzando un po’ l’ingegno.
Come trasformare una cabina telefonica in un acquario tropicale
In Francia, per esempio, c’è chi ha avuto l’intuizione di ricavare un acquario tropicale a partire da una cabina. Lione è la città in cui è successo, con pesci esotici che sono stati esposti alla curiosità dei passanti. Più tradizionalista è stato l’approccio che hanno avuto in quel di Shepreth, in Inghilterra: in questa località del Cambridgeshire dalla cabina hanno ottenuto niente meno che un pub. Tutto è successo quando il pub del paese, denominato The Plough, è stato costretto a chiudere: a quel punto alcuni abitanti si sono dati da fare e hanno richiesto una licenza per poter creare un pub in formato mignon dentro una tipica cabina telefonica inglese. Certo, di spazio per sedersi al bancone non ce n’è molto, ma l’intuizione sembra aver ottenuto un certo successo.
Un divano di design
Un’altra delle proposte che si potrebbero prendere in considerazione per evitare di mandare in discarica una vecchia cabina telefonica è quella che prevede di convertirla in un elemento di arredo per la casa: per esempio ricavandone un divano di design, che potrebbe essere collocato non solo in soggiorno, ma anche in giardino, sul terrazzo o in un altro spazio esterno. La struttura di una cabina, in effetti, si presta alla perfezione alla realizzazione di un sofà, ma anche di un mobile o di una cassapanca.
Una piccola libreria
Per un approccio più culturale si potrebbe immaginare di trasformare la cabina in modo da renderla una piccola libreria. In realtà qualcuno ha già avuto un’idea di questo tipo: il primo progetto di una mini libreria destinata al book sharing è stato messo a punto a New York, la metropoli in cui prendono il via le mode che poi si diffondono nel resto del mondo. E infatti in men che non si dica la soluzione è stata copiata nel Regno Unito: qui la condivisione della cultura è resa possibile dallo scambio di libri custoditi in vecchie cabine.
Le stazioni per le ricariche elettriche
Sempre a New York, alcune cabine sono state convertite in stazioni per la ricarica di veicoli elettrici. Quelli che un tempo erano i contenitori dei telefoni pubblici a pagamento dopo i lavori del caso si sono trasformati in stazioni in cui ricaricare la macchina elettrica. In un’epoca in cui la mobilità sostenibile sembra essere diventata un obiettivo imprescindibile, il cambiamento passa anche attraverso queste soluzioni di riciclo.
Una serra urbana per il guerrilla gardening
Infine, in Italia c’è chi ha pensato di riutilizzare le cabine telefoniche in disuso che costellano i marciapiedi di grandi e piccole città in mini serre: in pratica, serre urbane di formato ridotto, sulla scia di un progetto che non prevede solo di riqualificare le cabine, ma anche di intervenire sui marciapiedi. Il cosiddetto guerrilla gardening prende forma con una intuizione che si pone l’obiettivo di incentivare la partecipazione di tutti i cittadini comuni: è il design partecipativo, grazie a cui si ha l’occasione di riciclare in modo innovativo ciò che non si utilizza più ma che non per questo deve essere gettato via.
Leave a Comment