ASSOCOSTIERI: l’operazione Petrolmafie è la strada da seguire

È necessario tutelare chi fa impresa in modo onesto e responsabile

Il fenomeno dell’illegalità nel settore dei carburanti ha assunto negli ultimi anni una rilevanza straordinaria a tutti i livelli della filiera commerciale: dall’approvvigionamento alla distribuzione.

“Le operazioni dei giorni scorsi, tra cui quella denominata “Petrolmafie” rappresentano la strada da seguire e dimostrano come il fenomeno dell’illegalità, nelle sue diverse forme, crei una concorrenza sleale a detrimento degli interessi degli operatori onesti della logistica energetica che hanno affrontato, anche in questo periodo connotato da una pesante crisi sanitaria e finanziaria, ingenti investimenti per ottemperare alle normative antifrode.

È quanto affermato dal Direttore Generale di ASSOCOSTIERI – Avv. Dario Soria – che in più occasioni ha ribadito come “la lotta all’illegalità per essere efficace non ha bisogno solamente di norme ma è fondamentale la collaborazione tra le Istituzioni, le associazioni di settore e gli operatori”.

Tra le azioni antifrode che si sono susseguite negli anni condotte nel settore dei carburanti, l’operazione “Petrolmafie”, a parere di ASSOCOSTIERI, rappresenta un’importante operazione che ha portato alla luce una delle più grandi frodi fiscali nel commercio di carburante con il coinvolgimento diretto delle mafie in questa attività.

Da diversi anni ASSOCOSTIERI è in prima linea nella lotta all’illegalità, accanto alle Istituzioni, come dimostra la presenza dell’Associazione al Tavolo permanente sull’illegalità presieduto dal Sottosegretario De Micheli.

Le recenti indagini che hanno fatto emergere il fenomeno delle imponenti infiltrazioni criminali nell’intera filiera logistica dei carburanti dimostrano che il nostro paese continui ad essere interessato da importanti traffici fraudolenti su grandi volumi di carburanti per autotrazione, nonostante i punti fermi e gli adempimenti individuati dalle Amministrazioni Fiscali nell’attività di contrasto alle frodi in questo settore.

Accanto a tale mercato illegale e parallelo – ha aggiunto Soria – esiste, fortunatamente, una logistica petrolifera rappresentata da operatori onesti che continua, purtroppo, a subire gli effetti, da un lato, del crollo dei consumi e, dall’altro, di alcune delle innumerevoli norme tributarie antifrode, non sempre mirate. Il rischio – ha concluso il Direttore di ASSOCOSTIERI – è che le misure tributarie antifrode, se non adeguatamente calibrate e ponderate per colpire gli operatori criminali, possano produrre effetti modesti, a fronte di un gravoso impegno economico, potenzialmente lesivo per la sopravvivenza delle aziende oneste che hanno deciso di non prestare il fianco alla criminalità organizzata per continuare ad operare ed evitare la chiusura”.