Gruppo CAP e il Municipio 9 del Comune di Milano firmano il Protocollo di Intesa e Collaborazione sull’impianto di depurazione di Bresso-Niguarda

Salvaguardare l’ambiente e tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini. Investire in progetti innovativi. Adottare soluzioni all’avanguardia per il risparmio energetico e per l’integrazione di fonti di energia rinnovabile. E anche un nuovo strumento per raccogliere le segnalazioni.

Gruppo CAP e il Municipio 9 del Comune di Milano firmano il Protocollo di Intesa e Collaborazione sull’impianto di depurazione di Bresso-Niguarda, uno dei più importanti e innovativi non solo della Lombardia, ma dell’intero Paese.

L’impianto di Bresso-Niguarda è uno dei più importanti e innovativi d’Europa, spiega Alessandro Russo, Presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Qui abbiamo avviato progetti innovativi di economia circolare, come quello per la produzione di biometano dai fanghi di depurazione avviato addirittura nel 2016, o la recentissima realizzazione di un impianto dedicato al Parco Nord, per innaffiare uno dei polmoni verdi di Milano impiegando acqua depurata in ottica di risparmio idrico. Con il nuovo protocollo, CAP rinnova l’impegno a investire sulla strada dell’innovazione tecnologica, per offrire ai cittadini un servizio sempre più all’avanguardia e si impegna ad approfondire l’ascolto e il dialogo con il territorio, rendendo più semplice e trasparente la convivenza di un impianto industriale complesso come il depuratore con il quartiere e i cittadini. Il sistema di segnalazioni di eventuali fastidi cagionati dall’impianto ai cittadini è un passo concreto in questa direzione”.

Per il Municipio 9 questo protocollo è un passo importante per una duplice ragione, afferma la Presidente del Municipio 9 Anita Pirovano. In primis la necessità di rendere il depuratore di Niguarda-Bresso ancora più sostenibile a livello ambientale e meno impattante sul quartiere di Niguarda. Occorre procedere sempre di più con l’innovazione tecnologica e migliorare costantemente l’impianto con tempi certi e programmati. Parimenti l’obiettivo è quello di favorire lo scambio virtuoso tra Cap e la cittadinanza con particolare riferimento all’educazione ambientale, al risparmio idrico, alla valorizzazione dell’acqua come bene primario e pubblico”.

Il nuovo protocollo, firmato oggi presso la sede del Municipio 9 da Alessandro Russo e da Anita Pirovano, presidente del Municipio 9, avrà una durata di 48 mesi e prevede impegni specifici da parte del gestore in tre ambiti differenti.

In primo luogo, sul fronte degli interventi per migliorare le strutture esistenti e lasalvaguardia dell’ambiente, e tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini. In quest’ambito, il protocollo prevede il rinnovamento del sistema di stoccaggio degli scarti del processo di depurazione, e dei fanghi disidratati, e uno studio per integrare la copertura delle vasche di epurazione delle acque con impianti fotovoltaici.

Il secondo ambito è quello dell’innovazione tecnologica e della transizione digitale, che prevede l’implementazione di un sistema informatico di invio di segnalazioni e dialogo coi cittadini attraverso un vero e proprio form online realizzato appositamente per facilitarne la raccolta e la gestione.

Il terzo ambito è invece quello della sensibilizzazione e sviluppo di progetti educativi, dedicati alla cittadinanza, alle scuole e al pubblico in generale.

Con una superficie di 142.473,22mq, quello di Bresso-Niguarda è uno dei più importanti impianti di depurazione della Lombardia, sia per le tecnologie impiegate, sia per le attività di sperimentazione in corso. Proprio qui Gruppo CAP ha avviato, già nel 2016, il progetto per l’estrazione di biometano dai reflui fognari, col quale l’azienda pubblica mira a trasformare i suoi depuratori in vere bioraffinerie, in grado di generare combustibile green dalle acque di scarto.

Sempre nell’impianto di via Guido da Velate è stato applicato il primo Sanitation Safety Plan italiano, studio internazionale realizzato da CAP in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità e con la supervisione della North Carolina University, che permette l’analisi dei rischi per riutilizzo di acqua a scopo irriguo. È stato ampliato il sistema di monitoraggio online dei principali parametri inquinanti, attivo 24 ore su 24 per 7 giorni su 7, che permette di analizzare l’80% del volume di acqua depurata.

Nel corso del 2022, per contribuire a contrastare la siccità, ha realizzato un impianto dedicato per la fornitura di acqua depurata per innaffiare il Parco Nord di Milano. L’acqua depurata costituisce una riserva preziosa per contribuire all’approvvigionamento idrico in moltissimi ambiti. Presso i depuratori, infatti giunge un flusso continuo di acque reflue, che possono – e sempre più devono – essere riutilizzate. Una “scorta” super controllata, sicura e sempre disponibile, anche nei periodi di siccità.