In Italia, la risposta alla domanda “dove buttare la carta degli scontrini” è nella maggior parte dei casi l’indifferenziata. Questo perché la maggior parte degli scontrini è realizzata in carta termica, che non può essere riciclata. La carta termica è una carta speciale, arricchita con sostanze chimiche che reagiscono al calore. Queste sostanze chimiche, durante il processo di riciclo, provocano un forte scurimento della carta, rendendola inutilizzabile.
Ci sono però delle eccezioni. In alcuni casi, gli scontrini possono essere realizzati in carta normale, che è riciclabile. In questi casi, gli scontrini vanno buttati nella raccolta differenziata della carta.
Per capire se uno scontrino è realizzato in carta termica o in carta normale, si può fare un semplice test. Basta riscaldare lo scontrino con un accendino (senza dargli fuoco). Se lo scontrino diventa nero, è realizzato in carta termica e va buttato nell’indifferenziata. Se lo scontrino non cambia colore, è realizzato in carta normale e va buttato nella raccolta differenziata della carta.
In Campania, come in molte altre regioni italiane, è in corso un progetto di sperimentazione della carta termica riciclabile. Se questo progetto avrà successo, sarà possibile riciclare anche gli scontrini realizzati in carta termica.
In conclusione, la risposta alla domanda “dove buttare la carta degli scontrini” è la seguente:
- Indifferenziata, se lo scontrino è realizzato in carta termica.
- Raccolta differenziata della carta, se lo scontrino è realizzato in carta normale.
Se avete dubbi, potete sempre chiedere informazioni al vostro comune di residenza.