La pulizia della Senna in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata un’impresa ingegneristica e ambientale di notevole portata. Se n’è parlato tanto, nelle ultime settimane, perché nonostante i tanti sforzi del Governo e dell’organizzazione delle Olimpiadi, il fiume è sembrato molto sporco, e molte sono state le polemiche e gli atleti che hanno lamentato difficoltà a nuotare in un fiume molto inquinato, nonché malattie e infezioni successive alle gare.
Le principali azioni intraprese sono state:
- Costruzione del bacino di Austerlitz: Questo enorme cilindro sotterraneo, capace di contenere circa 50.000 metri cubi d’acqua, è stato fondamentale per impedire che le acque reflue venissero scaricate direttamente nella Senna durante i periodi di forte piovosità.
- Collegamento al sistema fognario: Tutte le imbarcazioni permanentemente ormeggiate sulle rive della Senna sono state collegate al sistema fognario, evitando così lo sversamento diretto delle acque reflue nel fiume.
- Monitoraggio costante della qualità dell’acqua: Sono state effettuate analisi regolari per verificare i parametri batteriologici e chimici dell’acqua, garantendo così la sicurezza dei nuotatori durante le competizioni olimpiche.
- Interventi di pulizia: Sono state messe in atto operazioni di pulizia meccanica e manuale per rimuovere i rifiuti presenti nel fiume.
- Limitazione delle attività inquinanti: Sono state introdotte restrizioni sulle attività industriali e agricole nelle zone limitrofe alla Senna, al fine di ridurre l’immissione di sostanze inquinanti.
I risultati di questi interventi sono stati notevoli, in un primo momento: poco prima dell’inizio delle Olimpiadi, le autorità hanno dichiarato che le acque della Senna erano balneabili, un risultato storico che ha richiesto anni di lavoro e investimenti ingenti.
È importante sottolineare che la ripulizia della Senna è un processo continuo: anche dopo le Olimpiadi, sarà necessario mantenere gli sforzi per preservare la qualità delle acque del fiume.
Si stima che siano stati investiti circa 1,4 miliardi di euro per raggiungere questo obiettivo ma in molti hanno sottolineato che la ripulizia della Senna è stata una soluzione temporanea, legata all’evento olimpico, e che i problemi di inquinamento del fiume non sono stati risolti alla radice.
La ripulizia della Senna per le Olimpiadi di Parigi 2024 è stata un’impresa ambiziosa e ha portato a notevoli miglioramenti nella qualità dell’acqua. Tuttavia, la situazione non è stabile e può variare significativamente in base a diversi fattori, infatti in queste settimane le gare che hanno visto competere gli atleti che lo hanno dimostrato.
Perché la Senna potrebbe essere ancora considerata inquinata?
- Eventi meteorologici: Piogge intense possono causare un aumento dell’inquinamento, portando nel fiume sostanze inquinanti presenti nelle strade e nei terreni circostanti.
- Sistema fognario: In caso di forti piogge, i sistemi fognari possono sovraccaricarsi e riversare acque reflue non trattate direttamente nella Senna.
- Altre fonti di inquinamento: Anche attività industriali e agricole nelle zone limitrofe possono contribuire all’inquinamento del fiume.
Quali rischi corrono gli atleti?
Nuotare in acque inquinate può esporre gli atleti a diversi rischi per la salute, tra cui:
- Malattie gastrointestinali: L’ingestione di acqua contaminata da batteri come l’Escherichia coli può causare diarrea, vomito e altri disturbi gastrointestinali.
- Infezioni cutanee: Il contatto prolungato con acqua contaminata può favorire lo sviluppo di infezioni cutanee.
- Malattie respiratorie: L’inalazione di aerosol contaminati può causare problemi respiratori.
La pulizia della Senna è un processo complesso e continuo. Anche se sono stati fatti grandi progressi, al momento pare che i risultati sperati non siano stati ottenuti. Durante le Olimpiadi di Parigi 2024, si sono verificati diversi casi di atleti che hanno accusato malori e infezioni dopo aver gareggiato nelle acque della Senna. Principalmente si sono registrati casi di infezioni gastrointestinali, con alcuni atleti che sono stati ricoverati in ospedale. Tra queste Claire Michel, triatleta belga che era stata ricoverata dopo la gara di triathlon femminile. All’inizio si era pensato che avesse contratto l’escherichia coli. Ma la stessa belga è intervenuta con un post su Instagram: “Gli esami hanno dimostrato che avevo contratto un virus, ma non l’E.Coli. Dopo tre giorni di vomito e diarrea che mi hanno svuotato, ho avuto bisogno di cure mediche domenica al Policlinico del Villaggio Olimpico”.