Terremoti ai Campi Flegrei, dal Comune il Piano per la zona rossa di Napoli

Nei Campi Flegrei la terra continua a sussultare. Ad andare su, e giù, con i movimenti tipici del bradisismo, che così come si manifestò agli inizi degli anni 80, è tornato a dare enormi preoccupazioni agli abitanti di quelle zone negli ultimi mesi.

Il bradisismo è un fenomeno geologico che si verifica in aree vulcaniche e consiste in un lento sollevamento o abbassamento del suolo. Il termine deriva dal greco “bradýs” (lento) e “seismós” (terremoto), e indentifica appunto questo movimento graduale, che è spesso accompagnato da piccoli terremoti.

Sono ormai molti mesi che la situazione dei terremoti nei Campi Flegrei è in continua evoluzione, desta preoccupazione anche se viene monitorata attentamente dagli esperti dell’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia).

Per questo motivo è stato presentato oggi in commissione il piano di allontanamento comunale per il rischio vulcanico dei Campi Flegrei. La Commissione Infrastrutture, presieduta da Nino Simeone, ha incontrato l’assessore Edoardo Cosenza per discutere il Piano di allontanamento comunale per il Rischio vulcanico Campi Flegrei, all’ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio comunale il 4 settembre.

L’assessore Cosenza ha comunque chiarito che il Piano non riguarda la crisi bradisismica in corso in questo momento, ma è piuttosto relativo ad un eventuale rischio vulcanico in questo momento non reale.

Il Piano di allontanamento

Nel dettaglio, il Piano di allontanamento riguarda 481 mila abitanti in Regione, e 286 mila residenti nella zona rossa del Comune di Napoli. Il documento è stato redatto con un approccio prudente e prevede una fase di pre-allarme, di mesi o anche anni, durante la quale i cittadini possono andare via autonomamente, e poi una di allarme, con allontanamento obbligatorio, di 72 ore, durante la quale sarà possibile usufruire sia del trasferimento assistito, sia del trasferimento autonomo.

La consistenza dei flussi in uscita e delle tempistiche è stata quantificata adottando stime cautelative, in modo da poter fronteggiare eventuali imprevisti o emergenze. Diciassette aree di interscambio, ventinove linee autobus, cinquecentosettantuno fermate: questi i numeri del Piano, illustrati dal dirigente del Servizio Protezione Civile.

Si tratta di un piano di grande complessità. Dai quartieri, i cittadini si muoveranno seguendo percorsi stabiliti che li condurranno verso i sette gate, presenti al Porto, a via Marina e sulla Tangenziale, e da lì verso le regioni gemellate con le diverse aree cittadine. Il piano interesserà soprattutto gli abitanti della zona rossa di Napoli: i quartieri interessati sono Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo nella sua interezza e, in parte anche Chiaiano, Arenella, Vomero, Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario.

Cosa sta succedendo attualmente?

Negli ultimi mesi si è registrato un aumento del numero di terremoti, con scosse di varia intensità. Questo dimostra che l’area è in una fase di particolare attenzione. Oltre ai terremoti, si sta verificando anche una deformazione del suolo, con il terreno che si sta sollevando. Questo fenomeno è legato all’attività vulcanica sottostante, da monitorare costantemente.

L’aumento dell’attività sismica e la conseguente deformazione del suolo sono indicatori che il sistema vulcanico dei Campi Flegrei è in una fase di agitazione. Questo non significa necessariamente che ci sarà un’eruzione imminente, ma richiede una costante vigilanza e monitoraggio.

Molto interessante, in tal senso, è la visione di Eruzioni vulcaniche e bradisismo. La risposta di protezione civile / 2024, il mini-documentario realizzato nell’ambito del Piano di comunicazione alla popolazione previsto dal DL 140 del 12 ottobre 2023 e approvato dalla DGR della Regione Campania 679/2023. Il video è frutto della collaborazione tra Dipartimento della Protezione Civile, Protezione Civile Regione Campania e Osservatorio Vesuviano dell’Ingv. In particolare, il video fornisce informazioni riguardo al rischio vulcanico ai Campi Flegrei e alla crisi bradisismica in corso dal 2005 nell’area flegrea.

Cosa prevede il piano di Allontanamento Comunale per il Rischio Vulcanico dei Campi Flegrei?

Il piano di evacuazione è stato suddiviso in diverse fasi e prevede l’allontanamento di circa 286.000 residenti nella zona rossa di Napoli, ovvero quella più esposta al rischio vulcanico. Le principali azioni previste sono:

  • Divisione della zona rossa in sezioni: L’area è stata suddivisa in 1097 sezioni censuarie per facilitare la gestione dell’evacuazione.
  • Due modalità di evacuazione. Allontanamento autonomo: I cittadini potranno utilizzare le proprie auto per raggiungere i gate di uscita predefiniti e poi dirigersi verso le regioni assegnate o verso una sistemazione autonoma. Allontanamento assistito: Per coloro che non hanno un’auto, saranno messi a disposizione bus Anm per raggiungere le aree di attesa.

Perché è importante questo piano? I Campi Flegrei rappresentano una delle zone vulcaniche più pericolose al mondo e l’aumento dell’attività sismica negli ultimi anni ha reso necessario predisporre un piano di evacuazione dettagliato ed efficace.

Quindi, pur senza generare facili allarmismi, è molto importante la presentazione di questo progetto di piano di evacuazione, presentato oggi in Commissione Infrastrutture del Consiglio Comunale, che verrà poi sottoposto all’esame dell’aula nella seduta di mercoledì 4 settembre.

Questo documento è stato commissionato dal Comune di Napoli alla società Sintagma e raccoglie in circa 500 pagine, tutte le notizie e le osservazioni più importanti per gestire l’emergenza. Viene spiegato, quartiere per quartiere, i comportamenti da seguire in caso di terremoti ed eruzione della caldera flegrea, con i percorsi specifici da seguire a seconda del luogo in cui si risiede.