Edison change the music

Che impatto hanno i concerti sull’ambiente? Se andiamo a seguire il nostro gurppo preferito a Londra o utilizziamo il carpooling per fare amicizia e raggiungere lo stadio cambia qualcosa? Edison se lo chiede da un pò e da tre anni stila un documento sull’impatto che gli eventi musicali hanno in Italia.

Edison – Change The Music nasce nel 2008 con l’obiettivo di promuovere la cultura della sostenibilità energetica nella musica. Da allora il progetto è cresciuto fino a diventare un vero e proprio movimento che coinvolge artisti, discografici e promotori, fino al grande pubblico con oltre 50.000 fan.

Il contributo attivo di tutte queste persone ha portato alla costituzione del Manifesto della musica sostenibile, un decalogo che riunisce tutte le best practice per realizzare eventi musicali a impatto zero.

La voce più impattante sotto il profilo ambientale è data dai trasporti con un’incidenza di circa il 70% sulle emissioni totali, seguono i materiali (food&beverage, carta per scopi informativi e promozionali) con il 27% e i consumi energetici che assorbono la rimanente quota del 3%.

Oggi, mercoledì 24 novembre al Lime Light di Milano (via Castelbarco, 11) alle ore 21.30, si terrà il concerto conclusivo di Edison Change The Music. Si esibiranno le band vincitrici del contest: Bunarma, Licks e The Sleeping Cell. Special Guest: Max Gazzè e i Granma (band vincitrice edizione 2009), presentano Elena Di Cioccio e Pippo Lorusso. La partecipazione è gratuita e c’è un servizio navette per i partecipanti al concerto.

Edison fornirà un sistema di batterie fotovoltaiche per alimentare gli impianti acustici e luminosi del Lime Light, inoltre incentiverà l’utilizzo dei mezzi pubblici fornendo un servizio di navetta gratuito per gli spettatori del concerto.