Rifiuti in Italia, emergenza Europea. A Berlino

La “locomotiva” ci guarda preoccupata. Berlino e l’Europa guardano all’Italia, alla Campania e alla sua crisi rifiuti, e s’interrogano. Credo sia molto importante che l’Europa guardi a questa situazione, con la sua ottica super partes.

Il 15 dicembre si terrà un convegno promosso dalla comunità italiana in Germania, al quale parteciperanno scienziati e studiosi italiani e rappresentanti delle associazioni e della società civile berlinese e tedesca quali il Centro Malaparte e l’Ag italiani Spd e Mafia nein danke. Perchè? Per spiegare ai tedeschi e a tutti gli europei quali sono le ricadute economiche e sociali del dramma italiano il “perché questa situazione, di fatto, si riverbera sulle vite di tutti i cittadini dell’Ue“, spiega Francesco Cirillo, ufficio stampa del convegno.

La crisi sistematica dei rifiuti in Campania ha drammatiche ricadute dal punto di vista scientifico, medico, economico e sociale. E non solo in Campania, in Italia. Questo gli altri Paesi lo hanno capito meglio di noi.

L’iniziativa si terrà nella sede storica della Alte Feuerwache (Axel Springer Straße 40/41 – 10969), sono previsti gli interventi di Ernesto Burgio (coordinatore scientifico dell’Isde – International Society of Doctors for Environment), Anna Fava ( Società di studi politici), Luigi Bergantino (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici) e Salvatore Manzo (tra i protagonisti della “resistenza” di Terzigno).

Napoli e l’Italia affondano nell’immondizia – affermano gli organizzatori –Una terra ricca di agricoltura e prodotti straordinari è ormai la pattumiera di un intero Paese. Decine di migliaia di persone si ammalano di cancro e leucemie, mentre milioni di euro vengono gettati al vento e la situazione rimane identica a sé stessa. Liquidare tale situazione come mera responsabilità di pochi corrotti è sbagliato quanto controproducente”,  e ancora: “In Germania, così come in molti altri paesi dell’Ue c’è grande curiosità e interesse nel capire come si sia potuti arrivare a questo punto e, soprattutto, come se ne possa uscire. La cosa che ci è chiara è questo problema non solo distrugge la vita dei cittadini italiani, ma impoverisce e grava sulle spalle di tutti gli europei per i suoi costi incalcolabili, sia dal punto di vista economico che, soprattutto, umano e sanitario. Stiamo parlando di una vera e propria catastrofe ambientale, sociale ed economica che per portata e conseguenze è paragonabile ad una piccola e silenziosa Cernobyl“.

Soldi pubblici che provengono da tutti i paesi Ue, Germania in testa. A questo bisogna aggiungere i costi straordinariamente elevati delle cure specialistiche cui si deve sottoporre l’esercito di malati di tumore della regione: basti pensare che in alcune zone della regione l’incidenza di tali patologie è pari al doppio della media nazionale.

Probabilmente quella prospettiva, tedesca, europea, lontana dagli stereotipi di un Sud che si lamenta, di lazzaroni alle prese con i rifiuti, può mettere a fuoco meglio la situazione e farne un’istantanea più lucida, proprio perchè guarda la scena da più lontano.