Vita a impatto1, Claudia ci prova

Claudia ci prova, a vivere abbattendo il proprio impatto ecologico e noi la seguiamo. Un anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2011 vivrà a impatto1.

Sulle orme di Paola Maugeri e di “tanti altri che hanno deciso di impattare sull’ambiente il meno possibile, attraverso un approccio ecologico attivo e positivo“. Questo il suo ambizioso progetto.

Curiosa come non mai l’ho contattata per darle il mio sostegno e per saperne di più.

Ciao Claudia,
mi piacerebbe seguire passo passo questa “impresa” e dimostrare attraverso te che è possibile vivere in maniera più sostenibile…

Clic. Invio.E inizia il botta e risposta (come solo le donne ciarliere sanno fare).

Da dove nasce l’idea di fare un anno intero a basso impatto?

Da anni mi dedicavo all’ambiente in modo ipocrita: perché piangere per i poveri visoni mentre si gusta un’insalatona col tonno? Cosa stabilisce che una specie abbia più diritti di un’altra? Le poche volte che ho visto un animale morire, ho sofferto come fosse un caro amico.

Eppure non avevo salde motivazioni, a parte quelle emotive, per ammettere che stavo mentendo a me stessa. Perché continuare a farlo?

Così ho iniziato a cercare risposte a domande che prima avevo ignorato o scansato.

Ecco, potrei paragonare la nascita di questo progetto a un intrico di ruscelli e torrenti che si uniscono a valle per formare un fiume tortuoso e potente.

Le idee che nascono una dopo l’altra, l’esperienza di altre persone, il mio desiderio di cambiamento e la forza di questi valori hanno fatto il resto.

Nel blog seguirai altri che si stanno cimentando in questa riduzione degli sprechi, ti senti pronta?

Sì, mi sento prontissima, sono carica come una molla. Dalla mia parte ho il vantaggio di vivere sola e di poter prendere quindi le misure “su un solo umano”. Potrò capire cosa può veramente fare una singola persona che guadagna uno stipendio medio e che gode di salute e benessere.

Sarà un confronto non solo con gli ambiti in cui vivo, ma anche con me stessa, e per certi versi si tratterà di una sorta di psicanalisi.

Perché non sono più capace di tacitare la mia coscienza e in un certo senso ho bisogno di dare un giusto senso alla mia vita.

Chi altro coinvolgerai in questa iniziativa?

Vivo con due gatti dal carattere forte e sì, li coinvolgerò direttamente sperimentando con loro la Litter Kwitter. Da tempo mangiano cibi non testati sugli animali e provenienti da allevamenti biologici (ho scoperto che esistono alimenti vegani per cani e gatti!), e oggi hanno conosciuto per la prima volta la lettiera naturale e compostabile. Ma non sanno ancora ciò che li aspetta. E a dire il vero nemmeno io.

Inquilini a parte, i miei genitori e mio fratello che non vivono con me sono coinvolti eccome! Sono stati loro a trasmettermi fin da piccola rispetto e compassione per tutte le creature, scegliendo di consumare poca carne, di adottare animali abbandonati (due caprette, un cane e un coniglio +  i miei due gatti) e di allevarli (oche, anatre, galline) per il puro piacere di nutrire e osservare il ciclo della vita. E così quando son balzata fuori con quest’idea, ho avuto il loro appoggio incondizionato.

A cosa credi che sarà difficile rinunciare?

Credo che sarà difficile, in senso pratico, passare alla dieta vegana e ai prodotti a km0. L’uno esclude tutte le proteine animali, e perciò saranno necessarie consapevolezza e cultura, e l’altro riguarda i prodotti esteri come caffè, cacao e zucchero, compresi quelli che non provengono direttamente dalle zone del Nord Italia.

Dovrò ragionarci molto e separare il fattibile dall’assurdo, trovare una giusta via per conciliare tutti questi elementi. Biologico, km0, vegano.

E poi, lo sapete, mi mancherà lo shopping: make-up e accessori per i miei hobby sono la mia debolezza!

Cosa invece abbandonerai senza rimpianti?

Da due anni ho già abbandonato senza rimpianti la televisione. Senza il suo brusio costante e la pubblicità a martello mi rendo conto di essere più rilassata e meno indignata. La radio e i giornali online, youtube e film mi soddisfano molto di più.

Sarò felice di smettere di fumare: più fiato quando pedalo o corro, sonno e risvegli migliori, il ritorno del gusto e dell’olfatto, un buon odore addosso e in casa, risparmio, non inquino, mi tratto bene, trasmetto un buon esempio.

Tutto questo servirà a che cosa?

A comprendere e trasmettere valori e alternative per vivere meglio, e godere di salute e benessere.

A dimostrare che la volontà può tutto.

Questa sfida mi servirà per comprendere la mia piccolezza nel mondo, a imparare sulla mia pelle cosa vogliono dire rispetto, attenzione e umiltà. Ma anche fantasia, inventiva, ingegno.

Per gli altri, sarà una gamma in più di scelte possibili per agire secondo un’etica e uno stile di vita altruisti e sani. Uno spunto per nuove idee, una goccia nel mare.

Seguiremo le avventure di Claudia dalle pagine del Blog VitaImpatto1 passo passo. Restate aggiornati anche voi sull’avventura di un anno a impatto1.