Si avvicina la fine dell’anno, ed è tempo di tirare le somme del 2010 che sta per finire, e noi di Econote vogliamo farlo, come sempre, “dalla parte dell’ambiente”. Cosa è successo quest’anno? Per quali eventi lo ricorderemo? Cosa ci riserva il futuro?
Buona lettura.
Italia
Quest’anno, per il nostro paese, non è stato tra i migliori dal punto di vista ambientale. Lo ricorderemo soprattutto per Terzigno, per la nuova, ennesima emergenza napoletana, per i piccoli disagi nella gestione dei rifiuti anche in Sicilia e a Roma.
L’anno scorso chiudemmo l’anno con il reportage di Giovanni De Faveri e ci ritroviamo, dopo 365 giorni, con gli stessi problemi. Non solo al Sud. Anche il Nord, mai come quest’anno, è stato toccato da problemi ambientali, su tutti quello del fiume Lambro. E, più o meno in tutta Italia, quest’anno è peggiorata la situazione inquinamento. E anche quando i comuni sono virtuosi, come quello di Camigliano, c’è qualcosa che non va.
Tra le buone notizie, da ricordare quella relativa all’ambientalista dell’anno e il probabile addio, per il 2011, alla commercializzazione dei sacchetti di plastica.
Mondo
Nel mondo è accaduto molto di peggio. Il disastro di Haiti, il tentativo di risorgere dalle ceneri. L’eruzione del vulcano in Islanda.
E poi quello nel golfo del Messico, il più grande disastro ambientale della storia. In europa, invece, siamo stati con il fiato sospeso per il fango rosso in Ungheria.
Ci sono stati, comunque, degli eventi a livello mondiale, come l’ora della terra, il 27 marzo, per sensibilizzare e smuovere le coscienze di tutti coloro che pensano ancora oggi che il nostro pianeta sia eterno. Piccoli episodi che ci danno ancora speranza.
Nucleare
Questo, purtroppo, è stato un anno difficile anche per il discorso sul nucleare, tornato tremendamente attuale. Abbiamo discusso della situazione americana e ci siamo concentrati su quella italiana. In Campania, dove Caldoro ha confermato la sua apertura al nucleare, e successivamente abbiamo discusso delle possibili zone in cui saranno destinate le scorie. E restiamo in attesa dei successivi sviluppi, senza abbassare mai la guardia.
Buone notizie
Non sono però mancate le buone notizie, che ci lasciano ben sperare per il futuro: l’India e il suo impianto verde più grande al mondo, le piccole storie belle e green sul territorio, come quella di Biologicampo o la raccolta dell’olio esausto a Napoli.
Abbiamo segnalato i piccoli e i grandi progetti ecologici che ci hanno stupito, come il Guerrilla Gardening o l’iniziativa Porta la Sporta. Ci è piaciuto molto anche il Napoli Teatro Festival, a Napoli, ecosostenibile e attento all’ambiente: un festival a “impatto zero”.
Buone notizie anche dall’eolico, e ci è piaciuto segnalare notizie importanti come quella della prima scuola a impatto zero. O notizie incredibili come quella della barca Plastiki, realizzata interamente con bottiglie di plastica. Fino al grande successo per la differenziata, in alcuni quartieri di Napoli.
Econote
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