Un 2010 ardente

La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha pubblicato dati rilevanti sul clima del 2010. È stato registrato che la temperatura climatica nel 2010 sia stata di 0,62 gradi superiore alla media di quelle registrate in tutto il ventesimo secolo.

Anche se un numero decimale può sembrare irrilevante in se, i suoi effetti sono facilmente dimostrabili con i cambiamenti climatici (talvolta disastrosi) che avvengono in tutto il mondo. Periodi di grossa siccità, come è successo in Gran Bretagna tra gennaio e giugno scorsi, ed alluvioni, come in Pakistan, sono solo alcuni degl’esempi.

La certezza matematica su eventi di scala globale è difficile raggiungerla, ma i dati parlano chiaro: negl’ultimi 50 anni il clima globale è cambiato severamente. Il nesso con le attività umane è quasi spontaneo.

Il costante aumento di emissioni di gas serra nell’atmosfera viene subito in mente.

L’effetto serra è un fenomeno naturale. La presenza della nostra particolare atmosfera infatti fa si che il calore proveniente dalla terra (derivante dai raggi solari incidenti) non si dissipi del tutto. Basti pensare alla Luna, su cui non c’è atmosfera e quindi l’escursione termica tra “giorno e notte” (zone di luce e di ombra) è fortissima (da -233°C a 123°C). Purtroppo le attività umane dall’inizio dell’età industriale ha rotto l’equilibrio esistente, rendendo, con le emissioni di nuovi gas serra, ancor più “stringente” l’atmosfera, causando l’innalzamento della temperatura locale.

Anche se non siamo in Pakistan o in Gran Bretagna, anche se un decimale per noi potrebbe contare quasi niente, dobbiamo prendere coscienza che ogni nostra attività ha un suo effetto che si ripercuote come un’onda su una superficie d’acqua. Dobbiamo renderci conto dell’esistenza della relazione causa-effetto e dell’importanza che essa ha nelle nostre vite come in quelle future. Dobbiamo iniziare ad esser meno egoisti e più coscienti delle nostre responsabilità, non come singoli, ma come Umanità.