LAV denuncia un aumento degli esperimenti svolti direttamente sugli animali pubblicando gli ultimi dati ottenuti dal Ministero della Salute sulla sperimentazione in Italia in relazione al biennio 2008-2009.
A quanto risulta i numero sembrano essere adirittura raddoppiati in particolare sono raddopppiate le autorizzazioni per gli esperimenti «in deroga», ovvero quegli esperimenti realizzati a fini didattici o senza ricorso ad anestesia effettuati su cani, gatti e primati non umani.
La responsabile nazionale del settore vivisezione delle LAV, Michela Kuan, si esprime così a riguardo: “Lascia amaramente stupiti che vi sia un consistente aumento del ricorso a test invasivi e dolorosi e una crescita degli impianti autorizzati, nonostante lo scenario scientifico nazionale ed europeo sia sempre più orientato alla promozione di metodi sostitutivi all’impiego di animali. I nuovi dati 2008-2009 contraddicono l’andamento lievemente decrescente del numero di animali utilizzati negli ultimi 10 anni nei laboratori nazionali, che comunque supera la spaventosa cifra di 800 mila l’anno, e sono in contrasto tanto con l’impegno delle Istituzioni verso una politica di tutela degli animali quanto con l’opinione pubblica sempre più contraria alla sperimentazione su di essi. ”
Continua Michela: “Al Governo, al Parlamento e al settore della ricerca chiediamo un maggiore impegno verso lo sviluppo di metodi alternativi, un ambito sperimentale che avanza con successi concreti e utili per la salute umana rendendo l’uso degli animali una pratica sempre più obsoleta e ingiustificabile”
Michela Kuan ribadisce quindi che è indispensabile un’inversione di marcia non sono come società civile ma anche nel rispetto di leggi che già esistono come ad esempio la nuova direttva 2010/63 dell’Unione Europea.
fonte | www.corriere.it
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