Una torta? No, un sapone fatto con olio esausto

Meglio gel doccia o saponetta? Perché l’olio di palma ha a che fare con la deforestazione? Come fa un rifiuto come l’olio esausto a diventare sapone? A queste e ad altre domande risponderà un’amica dell’ambiente e di Econote, Elisa di EquiTerre, che abbiamo conosciuto durante l’intervista su “Cosa significa essere un turista responsabile?” e che ha sostenuto il giro del mondo: 30annozero.com

Uno stile di vista sostenibile è fatto di tempo e scelte. Quotidianamente ognuno di noi svolge inconsapevolmente numerose azioni necessarie alla cura della casa e della nostra persona. Anche se non ce ne rendiamo conto, ogni nostro gesto ha un impatto sull’ambiente e sul mondo che ci circonda. È per questo motivo che è importante prendere coscienza delle nostre azioni e dei loro effetti, così da permetterci in maniera semplice di trasformare tali abitudini, spesso dannose, in gesti che facciano la differenza per l’ambiente, noi stessi e per gli altri.

L’associazione francese EquiTerre ha da poco sviluppato un nuovo progetto : « SAVONS LA PLANETE ! » per sensibilizzare i cittadini nei confronti dell’inquinamento legato da una parte all’uso dei detersivi per lavatrice industriali e dall’altra all’uso di saponi liquidi per la doccia. 

OLIO ESAUSTO, DA RIFIUTO A RISORSA

Estremamente dannoso per il nostro ambiente, l’olio esausto (olio di cucina usato per la frittura), è generalmente riversato nelle tubature domestiche e nei water quando deve invece essere raccolto negli ecocentri e riciclato da apposite filiere specializzate.

Attualmente tali filiere sono poco conosciute dai cittadini e l’accessibilità è estremamente legata alle zone geografiche. Come ci insegnano le nostre nonne, esiste però un altro modo di riciclare l’olio esausto in casa in maniera utile ed ecologica.

Così, con lo scopo di sensibilizzare i cittadini alla problematica dell’inquinamento legato all’olio esausto, i volontari di EquiTerre mobilitano i loro conoscenti per incitarli a raccogliere l’olio esausto che producono in cucina e a donarlo all’associazione.

Una volta filtrato, l’olio esausto da rifiuto si trasforma in materia prima per la produzione di detersivo per lavatrice ecologico. Ma i volontari non si fermano qui: grazie alla fantasia e alla buona volontà una gran parte degli ingredienti e dei materiali usati nella produzione trovano una seconda vita invece di essere catalogati come semplici “rifiuti”: yogurt e spezie scadute, fondi di caffè, barattoli di yogurt e gelato, contenitori di plastica di verdura e frutta, vecchi maglioni o coperte di lana infeltrite.

Come fare il sapone dall’olio esausto? Leggi qui. 

Fare il sapone in casa con tre ingredienti: acqua distillata, soda caustica e olio (anche riciclato).

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UN DETERSIVO 100% RESPONSABILE

Il detersivo ottenuto è 100% biodegradabile ed eco-friendly, infatti circa l’85% è realizzato a partire da elementi destinati a essere buttati nel cassonetto dei rifiuti.

PERCHE’ E’ MEGLIO LA CLASSICA SAPONETTA?

Nell’arco di circa 15 anni l’uso del gel per la doccia ha superato quello della classica saponetta. Eppure, l’utilizzo del primo si rivela essere molto inquinante per l’ambiente, infatti:

1) mentre il sapone di Marsiglia e quello di Aleppo sono biodegradabili al 100%, i saponi liquidi sono composti da numerosi agenti chimici che richiedono una procedura di smaltimento particolare;

2) i flaconi di plastica usati per contenere i saponi liquidi generano tonnellate di rifiuti ogni anno;

3) spesso nei componenti dei saponi liquidi ritroviamo l’olio di palma in quanto più economico. Ne consegue un consumo eccessivo da parte delle industrie cosmetiche e agroalimentari che contribuisce in maniera significativa alla deforestazione del sud-est asiatico e dell’Africa centrale dovuta a un aumento considerevole delle aree destinate alla coltivazione di palme da olio, con un conseguente impatto negativo sulla biodiversità;

4) l’uso del gel doccia spinge a utilizzare una quantità superiore a quella di cui si ha realmente bisogno, in questo modo, a parità di prodotto, una bottiglia dura molto meno di una saponetta;

5) i saponi liquidi industriali contengono un gran numero di componenti chimici dannosi per la salute e che possono provocare allergie.

 

L’associazione EquiTerre sensibilizza i cittadini su tali problematiche producendo saponi ecologici e responsabili, realizzati con ingredienti biologici, a km0 e del commercio equo.

I volontari propongono al pubblico il detersivo e i saponi realizzati durante eventi pubblici e per completare il ciclo eco-friendly il packaging è anch’esso realizzato a partire da materiali riciclati (giornali e riviste donati all’associazione).

LABORATORI DI AUTOPRODUZIONE

La filosofia di EquiTerre è quella di mostrare com’è possibile e accessibile a tutti rivoluzionare le proprie abitudini diventando un consumatore critico senza dover rinunciare al proprio comfort e senza rovinarsi, per questo i volontari propongono laboratori di autoproduzione di sapone e detersivo ecologici e responsabili, in modo da permettere a chiunque di produrli autonomamente in casa.

Se questo progetto vi interessa e non abitate in Francia, informatevi presso le associazioni che organizzano laboratori di autoproduzione o cercate su internet: esistono numerosi tutorial per produrre in casa in poco tempo saponi e detersivi ecologici e naturali!
Cambiare il mondo un passo alla volta è possibile, diventa anche tu parte del cambiamento!

Elisa, EquiTerre

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