Michelin e la nuova joint venture ecologica

Il mercato che cambia e che si evolve in continuazione, Michelin e le case produttrici di pneumatici hanno la necessità di seguire le tendenze e adeguarsi alle nuove necessità. Michelin è da sempre impegnata a fornire ai suoi utenti solo pneumatici di primissima qualità che siano anche compatibili con l’ambiente e con il bisogno di rendere più sostenibile un’industria con un impatto molto elevato sull’ecosistema.

L’ultimo tassello aggiunto da Michelin aggiunto alla sua politica aziendale è la creazione di una joint-venture in Indonesia allo scopo di produrre gomma naturale, in un’ottica di rispetto verso l’ambiente.

Il partner di questa nuova avventura ambiziosa per il produttore europeo è Barito Pacific Group (BPG): i termini dell’accordo sono stati resi noti solo pochi giorni fa ed il gruppo francese produttore di pneumatici Michelin sarà il socio di minoranza all’interno della JV, avendo acquisito la proprietà al 47% e lasciando il restante 57% al gruppo indonesiano.

Produzione di gomma eco-sostenibile

La Joint Venture tra Michelin e Barito Pacific Group ha ottenuto tre concessioni terriere che misurano complessivamente ben 88mila ettari: una superfice grandissima che negli anni è stata oggetto di una deforestazione scellerata e incontrollata, causando un danno immenso al patrimonio ecologico e ambientale mondiale, non solo indonesiano. La riforestazione richiederà del tempo ma sarà fondamentale, anche perché la metà di queste tre concessioni verrà adibita dalla joint-venture agli alberi utili alla produzione di gomma naturale: secondo le prime stime diffuse da Michelin e da Barito Pacific Group, un’area di 40mila ettari circa di terreno è capace di produrre una quantità di gomma naturale approssimativamente pari a 80mila tonnellate annue. Si tratta di numeri indubbiamente importanti, che potrebbero rivoluzionare l’industria del pneumatico dirigendola verso pratiche maggiormente compatibili con l’ambiente e sostenibili.

Per quanto riguarda l’altra metà della concessione ottenuta, la joint venture si è impegnata a ricreare un ambiente naturale sostenibile, predisponendo i campi per le coltivazioni dei prodotti locali e per la riqualificazione forestale, utilizzando prevalentemente piante endemiche e preesistenti in loco prima che la mano dell’uomo compisse il suo disastro. Oltre al lodevole impegno ambientale, l’opera di Michelin e di Barito Pacific Group porterà nelle aree coinvolte un importante incremento dell’occupazione: è stato calcolato che questo progetto possa portare tra Sumatra e il Borneo circa 16mila nuovi posti di lavoro.

Michelin e WWF

Questo è un impegno notevole per Michelin, che ha messo sul piatto 55 milioni di dollari per partecipare al progetto che si inserisce in un contesto molto più ambizioso da parte del gruppo francese, che proprio quest’anno ha scelto anche di avviare una stretta collaborazione con il WWF, l’organizzazione senza scopo di lucro che da decenni si occupa della protezione ambientale nel mondo.

Per 4 anni le due organizzazioni lavoreranno fianco a fianco per la realizzazione di progetti comuni che, tra gli altri, prevedono la promozione sinergica delle giuste pratiche di coltivazione degli alberi della gomma e della sua lavorazione, oltre che uno studio sulle migliori tecniche da adottare per il processo di piantagione e raccolta nelle zone interessate.

Michelin pneumatici, Barito Pacific Group e WWF hanno avviato una collaborazione unica nella storia che si spera diventi una normale pratica operativa industriale.