LastMinuteSottoCasa, sito e app per fare la spesa risparmiando

In principio era il volo, l’hotel, la vacanza. Ultimamente l’offerta last minute è approdata anche nella spesa quotidiana, nell’acquisto dal negoziante di fronte. Ce lo ha portato un sito internet, LastMinuteSottoCasa, progetto contro lo spreco alimentare, megafono digitale di offerte che mette insieme clienti a caccia di prodotti scontati e negozi di prossimità non intenzionati a sprecare le eccedenze a fine giornata.

Origine e diffusione
GaiaMatteucci_LMSCLastMinuteSottoCasa (LMSC) è nato a Torino nel quartiere Santa Rita nell’aprile 2014, dall’idea di Francesco Ardito che porta avanti il progetto insieme a Massimo Ivul e a un gruppo di giovani collaboratori. “Francesco è del quartiere, aveva un dialogo quotidiano con i negozianti e i panettieri della zona. I quali gli confessavano che tutti a fine giornata buttavano pizza e pane avanzati”, racconta Gaia Matteucci, customer care lato clienti di LMSC.
Da lì l’idea di mettere insieme smartphone, geolocalizzazione e eccedenze per risolvere il problema dello spreco alimentare. Da quel momento il progetto ha fatto – e farà, ci scommetto – tanta strada: è stato incubato dall’Incubatore del Politecnico di Torino, è nato e cresciuto il sito www.lastminutesottocasa.it e piano piano LMSC si è diffuso anche negli altri quartieri di Torino, sbarcando poi anche in altre città, da Genova a Terni, da Palermo a Catania. E presto contagerà anche Bologna, Perugia, Roma e Milano.

I numeri sono in crescita costante: oltre 700 negozi registrati e più di 33mila utenti, la maggior parte torinesi. E accanto a questi numeri, i riconoscimenti: “Abbiamo appena vinto il premio Edison Pulse legato all’innovazione sociale. Siamo stati l’unico progetto italiano selezionato tra i 10 finalisti del premio European Social Innovation, su 1.400 partecipanti europei – continua Gaia –. E poi abbiamo vinto anche il premio Altroconsumo, il premio Odisseo, quello della Confcommercio, di Legambiente e Aica”.

Vince LastMinuteSottoCasa e con lui il cliente, il negoziante e l’ambiente. “Il progetto pone l’attenzione sul cibo per innescare processi virtuosi intorno allo spreco alimentare“. E lo fa attraverso un uso al contrario della tecnologia: “Nel nostro caso la tecnologia non è alienante come nell’e-commerce ma è uno strumento per farti uscire di casa e entrare nel negozio di fronte, un mezzo per restituire energia al quartiere, favorire la socializzazione e dare valore alla piccola bottega di prossimità”. E tutto in modo semplice: la registrazione è rapida, si seleziona il raggio di azione più comodo rispetto all’abitazione o al luogo di lavoro e la tipologia di negozio di cui si vogliono ricevere in tempo reale gli sconti. E si comincia a fare la spesa antispreco.

Clienti e negozianti
Chi è il cliente-tipo che utilizza LastMinuteSottoCasa? “Le persone che ne fanno uso sono tra loro diverse, ma sono tutte accomunate dalla volontà di risparmiare e dallo smartphone – continua Gaia -. Però è anche capitato che fosse l’insospettabile nonnina a sfruttare il servizio, allertata dal nipote più tecnologico”.
E il negoziante-tipo? “I negozianti appartengono alle tipologie più disparate, dalle panetterie alle pescherie, dai bar alle pizzerie al taglio fino alle gastronomie. E tutti ci danno riscontro positivo, perché partecipando azzerano gli sprechi e recuperano le spese. In più LMSC dà un valore aggiunto in quanto permette al cliente di capire che sei un commerciante attento a questi temi, che sei virtuoso perché condividi una politica che combatte lo spreco alimentare, e magari si fidelizza. In più, altro effetto collaterale fondamentale, con LMSC entrano nel negozio anche nuovi clienti, visto che le offerte dell’ultimo minuto in alcune zone possono essere recapitate anche a mille o duemila contatti, alcuni dei quali prima non ti conoscevano”. E alla pubblicità gratuita, si sa, non si dice mai di no.

Sviluppi futuri
Appena lanciata l’app per IOS e Android, che permette di ricevere anche offerte in movimento grazie alla georeferenziazione, il gruppo sta ora lavorando a una versione premium a pagamento per i negozi, con servizi aggiuntivi rispetto a quelli fin qui offerti. “Il nostro obiettivo? Far iscrivere al sito tutti i negozianti che vendono cibo in Italia, e anche in tutta Europa. È una bella sfida, che farebbe vincere tutti: vince il cliente, vince il negoziante, vince l’ambiente e anche l’economia – conclude Gaia -. Ma per farlo abbiamo bisogno di finanziatori, investitori che credano nella bontà del progetto”. Energie positive attraggono energie positive, è il momento di farsi avanti.