Per i più, Fiumicino è semplicemente l’aeroporto della Capitale nonché lo scalo più comodo per milioni di turisti in arrivo ogni anno a Roma da tutta Europa e dal mondo intero.
A dirla tutta, vuoi per i parcheggi dell’Aeroporto di Fiumicino, spesso cari o saturi, vuoi per i continui lavori di ristrutturazione, piuttosto che per situazioni caotiche dovute ritardi e scioperi del personale, per tanti altri Fiumicino è (purtroppo) anche un ricordo negativo.
È quindi una sorpresa più che positiva scoprire che l’aeroporto stia diventando un punto di riferimento per l’industria aeronautica grazie alla sua ecosostenibilità.
Presto, infatti, con lo sviluppo del molo A, l’aeroporto si unirà ad un ristretto numero di scali internazionali che si differenziano per il loro approccio green.
Il rumor, risalente a gennaio 2018, dice che il nuovo scalo sarà premiato col riconoscimento Leed Gold (Leader in Energy and Environmental Design). Questo grazie al riciclaggio del 95% dei rifiuti del cantiere, e ai materiali usati per costruire le nuove infrastrutture, che sono al 30% derivati da processi di riciclo.
Questo lavoro, a tendere e convalidabile ufficialmente soltanto dopo la finalizzazione del nuovo terminal, si affiancherà a quanto già fatto quotidianamente a livello di riciclaggio dei rifiuti all’interno dei terminal dello scalo romano.
Soltanto nel 2016 sono stati recuperati e riciclati oltre 50.000 quintali di materiali non permessi in cabina, mentre in linea generale il riciclaggio copre oltre il 76% dei rifiuti prodotti in aeroporto, un record a livello europeo.
Per quanto riguarda il consumo delle risorse, si stima anche che l’utilizzo di acqua si sia ridotto del 50% nell’aeroporto nel corso degli ultimi 9 anni, a testimoniare una forte attenzione all’utilizzo delle risorse e all’impatto ambientale.
All’interno dei terminal stessi, va anche ricordato che già ora si utilizzano principalmente luci LED per ridurre il consumo energetico, mentre sistemi di percezione del movimento permettono di adattare l’eventuale riscaldamento all’effettiva presenza di viaggiatori nei paraggi.
A chiudere il cerchio è poi la flotta di navette disponibili per collegare il centro di Roma all’Aeroporto, che sono ora principalmente a metano, mentre per il trasporto bagagli si fa affidamento principalmente sui mezzi elettrici, alimentati grazie a sistemi di cogenerazione molto avanzati.
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