Alla Stazione Zoologica di Napoli Anton Dohrn il 24 maggio alle 17.00 si terrà un incontro-dibattito dal titolo “Un mare di plastica: come uscirne?“. La copertina della locandina è l’evocativa immagine del cavalluccio marino alle prese con un cotton fioc, che ricorderete tutti.
La Stazione Zoologica fu fondata a Napoli nel 1874 da Anton Dohrn, fra le più antiche d’Europa. Fin dalla sua fondazione ha fatto sua l’esigenza di comunicare la scienza a un pubblico di non soli addetti ai lavori. L’Acquario pubblico è stato il simbolo di questa vocazione. Con la costituzione nel 2008 di un Comitato Scienza e Società si è voluta consolidare e sviluppare questa tradizione, creando un canale di comunicazione con il grande pubblico su temi di attualità nel campo delle scienze biologiche. In quest’ottica si inserisce l’appuntamento “Un mare di plastica: come uscirne?” Napoli, 24 maggio 2019 ore 17.00.
Ma ricorderete anche del passaggio della Goletta TARA in viaggio nel Mar Mediterraneo nel 2014 che ci aveva “avvertito” durante il suo passaggio a Napoli alla Stazione Zoologica: “Nel mar Mediterraneo ci sono 250miliardi di microframmenti di plastica”.
LA SPEDIZIONE TARA AVVERTE: 250MILIARDI DI MICROPLASTICHE IN MARE
Torniamo al convegno del 24 maggio alla Stazione Zoologica Anton Dohrn: Un mare di plastica: come uscirne?”
Cominciò tutto con il Moplen, nome comune del polipropilene isotattico, il primo composto plastico a buon mercato, che valse a Giulio Natta il Premio Nobel nel 1963. Negli anni del boom economico, le case degli italiani si riempirono di accessori di quel materiale, decantato anche dalla réclame di Carosello in cui Gino Bramieri rallegrava il pubblico con il celeberrimo motivetto “E mo’ e mo’? Moplén”.
Attraverso le “orecchie” di oggi, quel motivetto riassume in sé tutta la critica attualità del problema della plastica, materiale al tempo stesso utilissimo e deleterio per l’ambiente. Dai tempi di Carosello, la plastica è diventata un complemento fondamentale delle nostre attività, materia prima della maggior parte degli oggetti utilizzati nella nostra vita quotidiana. Oggi, però, quella stessa plastica che facilita le nostre vite è diventata
una minaccia per la sopravvivenza dell’umanità sulla Terra. Questo incontro vedrà un chimico, un naturalista e un esperto di economia circolare ragionare sulla fenomenologia della plastica, dagli aspetti positivi,
legati ai processi produttivi-industriali e a quelli relativi agli scambi di risorse all’interno delle società
umane, a quelli negativi, legati alla nocività della plastica per la salute degli ecosistemi acquatici.
Interverranno:
• Domenico D’Alelio
Stazione Zoologica Anton Dohrn
• Mario Malinconico
Istituto per i Polimeri Composti e Biomateriali, Consiglio Nazionale delle Ricerche.
Fenomenologia di un materiale: dal Moplen alla plastica “green”
• Paolo Degiovanni MUSE – Museo delle Scienze di Trento
Cronache dal Mar Plastico
• Alfonso Marino Dipartimento d’Ingegneria, Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
L’Economia Circolare nell’era della plastica
a seguire Plasticology (E mo’ e mo’?) una performance video-rap a cura di Domenico D’Alelio
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