Nel Mar Mediterraneo un’isola di Plastica

L’allarme è stato lanciato da France Bleu RCFM: nel Mar mediterraneo ci sarebbe una nuova isola fatta di plastica. Un’isola che misura alcune decine di chilometri, composta da rifiuti trasportati dalle correnti. Per la precisione l’isola si troverebbe tra l’isola d’Elba e la Corsica.

Quest’isola, proprio come il Pacific Trash Vortex nel bel mezzo dell’oceano Pacifico, sarebbe composta da bicchieri, piatti, contenitori di plastica, tutta roba che gettiamo via senza pensarci più di tanto. Molte di queste plastiche poi diventano e diventeranno microplastiche, e saranno ingerite da pesci e altri animali che vivono nei mari.

È stato Francois Galgani, responsabile dell’Institut français de recherche pour l’exploitation de la mer (Ifremer) di Bastia, ha parlare per primo di questa isola di plastica, nelle scorse settimane.

IL FENOMENO

Si tratta di un fenomeno non ancora permanente, in quanto quest’isola si formerebbe soltanto al comparire di determinate correnti e piogge forti. “Si tratta di poche decine di chilometri. Ma a differenza delle isole di plastica nel Pacifico o l’Atlantico che sono “correnti permanenti” nel Mediterraneo, questi sono accumuli temporanei e durano alcuni giorni o settimane, un massimo di due o tre mesi, ma mai rimangono in maniera permanente” ha detto Galgani.

La cosa davvero più negativa è che ormai tutti i pesci, molti dei quali finiscono sulle nostre tavole, ingeriscono quotidianamente plastica. Quindi, la plastica che noi gettiamo, ce la ritroviamo nel piatto. E poi nello stomaco. Tutto questo ha un qualcosa di beffardo. Quello che gettiamo via, ci torna nelle forme più svariate. Nel cibo, sulle spiagge, nel mare. La cosa triste, è che i rifiuti che galleggiano in mare non possono neanche essere riciclati, in quanto degradati, già sminuzzati e non adatti al riciclo.

Quando andiamo a mare, proviamo a raccogliere, ognuno di noi, almeno 5 rifiuti che troviamo intorno a noi. Un piccolo gesto, che può valere tanto per il nostro futuro.