Paolo Zardi – La gente non esiste

Paolo Zardi torna in Neo Edizioni nella forma che gli è più congeniale e con cui abbiamo imparato ad apprezzarlo, quella del racconto. È nel racconto che dà il meglio, l’autore padovano nato nel 1970. È il terzo libro che pubblica per Neo, dopo Antropometria, esordio notevole che lo rivelò al mondo letterario italiano, e il successivo Il giorno che diventammo umani, di qualche anno dopo.

La gente non esiste

Questa è una raccolta matura, quasi 30 racconti che descrivono piccoli e grandi momenti di straziante e banale quotidianità. Uomini soli che ricevono una mail e si innamorano di donne lontane, probabilmente inesistenti, ma che fanno compagnia; donne a mare, nell’aria calda dell’estate e alla ricerca dell’amore; ragazze sole e irrequiete, come i loro figli che litigano con altri bambini, al parco; malate terminali alla ricerca di Dio; famiglie in cui l’Alzheimer ha scombussolato priorità e rapporti. E ancora: ragazzi omosessuali che hanno denunciato i genitori, ragazzini che litigano e cercano il loro posto del mondo, uomini e donne alla ricerca di sesso e compagnia, vecchi compagni dell’adolescenza che si rincontrano 30 anni dopo e si scoprono semplicemente invecchiati.

La prosa secca e incisiva di Zardi dà risalto ai piccoli momenti, brevi piano-sequenza in cui si muovono le sue figure, sempre ben delineate, pur essendo spesso anonime. Nessun personaggio forte, memorabile, ma nell’insieme l’umanità che rappresenta l’autore risulta memorabile. Ci si affeziona, e tanto, a questi protagonisti così sensibili e umani.

Ci sono dei temi che risultano cari all’autore, più di altri: la morte, la felicità, i ricordi, l’amore in tutte le sue forme, la speranza di una vita diversa, non per forza migliore, ma diversa. E questi temi vengono espansi e approfonditi con una scrittura malinconica, con tonalità acquerello, e Zardi che non spinge mai sulla leva di un giudizio, non accelera ma resta paziente osservatore, e guarda dall’alto questi uomini, queste donne, muoversi nel mondo commettendo spesso sbagli, come accade a tutti noi nella vita reale.

Tutti i racconti sono pervasi da nostalgia e malinconia. Ma ci sono anche spiragli di ottimismo, e un’inaspettata ironia che strappa più di un sorriso. Quella che alle volte sembra essere la “fine del mondo in miniatura” può anche trasformarsi in qualcos’altro, se si ha fortuna.

I racconti più belli ed emozionanti, che spiccano nella serie che è in ogni caso di altissimo livello, sono “Sotto ogni cuscino c’è un Dio”, “Il figlio della signora Batiani”, “Controluce”, “Il Ritorno”, “L’ombelico del mondo”, “Riverbero”. Ma ognuno può trovare in questo collage di racconti molto diversi tra loro, il suo preferito. Sono ben 27, a comporre un quadro variegato e prezioso. Da precisare, per correttezza, che nove di questi racconti sono già apparsi su altre riviste o volumi, come precisato in chiusura di libro.

Zardi si conferma come uno degli scrittori italiani di racconti maggiormente riconoscibili e apprezzabili. Complimenti alla Neo Edizioni per averlo scoperto e aver valorizzato questa forma, il racconto, che spesso in Italia non trova spazio sugli scaffali. E invece ben vengano libri come questo, intensi, riconoscibili, intelligenti. Attendiamo il prossimo.

Scopri il libro sul sito dell’editore, Neo Edizioni.