In Italia nel 2022 la raccolta di pile e accumulatori portatili si è attestata su un valore assoluto pari a 10.291.821 kg, con un incremento di circa 40.000 kg rispetto allanno precedente.
È inoltre aumentato significativamente il numero di luoghi di raccolta iscritti al CDCNPA in tutte le regioni italiane, nel 2022 sono passati da 11.296 a 12.818 con un tasso di crescita pari a circa l11-12% nelle macro-aree Nord e Centro, e al 18% nel Sud.
I luoghi di raccolta più diffusi sono quelli allinterno di esercizi commerciali che vendono pile e accumulatori nuovi ma è rilevante anche la presenza di centri di raccolta gestiti dai Comuni o dalle aziende di gestione dei rifiuti urbani.
La raccolta degli accumulatori industriali e per veicoli ha invece raggiunto nel 2022 quota 125.835 tonnellate, subendo un calo di circa 30.000 tonnellate rispetto al 2021. Maggiore è stato lincremento degli accumulatori nuovi immessi sul mercato, pari a 397.350 tonnellate, un aumento dovuto anche alla sempre maggiore diffusione dei veicoli a trazione elettrica o ibrida e alle batterie destinate allaccumulo.
Siamo sempre più testimoni in questi tempi di un cambio tecnologico importante, gli accumulatori ricaricabili – non solo quelli venduti singolarmente, ma anche quelli compresi nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche di largo consumo – stanno prevalendo sempre più sul mercato, e il loro ciclo di vita più ampio non permette di intercettare il rifiuto in maniera immediata, dilatandone i tempi di ritorno, spiega il Presidente del CDCNPA, Giuliano Maddalena, Alla luce di questi cambiamenti lUnione Europea è da tempo al lavoro su un nuovo Regolamento la cui approvazione è prevista entro la fine del 2023. La nuova normativa definirà nuove categorie di prodotti e spingerà verso lalto gli obiettivi di sostenibilità dellintero sistema, sia in termini di quantitativi da raccogliere, sia riguardo agli obiettivi di recupero e riciclo.
Il nuovo regolamento avrà conseguenze dirette sullintero sistema di gestione nazionale, come CDCNPA siamo a disposizione del Ministero dellAmbiente e della Sicurezza Energetica per fornire il consueto supporto per la imminente revisione normativa fornendo spunti, analisi e ipotesi operative, mantenendo i principi di equità, omogeneità e di ottimizzazione dei costi della raccolta che sono stati finora raggiunti con lapporto di tutti i portatori di interesse. ha concluso Maddalena.