Nucleare: stilata la lista delle aree idonee per le scorie

Chi vuole una centrale nucleare vicino casa? Negli ultimi mesi, il dibattito sul nucleare si è intensificato. Econote negli ultimi mesi ha riflettuto sulla prospettiva del nucleare, sul referendum del WWF, sui suoi rischi e la possibile riapertura della centrale sul Garigliano. Ed è di questi giorni la notizia della stesura della lista delle 52 aree ritenute idonee a ospitare il deposito nazionale di superficie per le scorie radioattive. Documento redatto dalla Sogin per il momento non esecutivo, dovrà avere l’approvazione definitiva dell’Agenzia per la sicurezza nucleare.

Diverse parti politiche, Pd, Verdi, hanno fatto sentire la propria voce, mentre il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia, ha parlato di “ottimo lavoro che è una base per prendere una decisione”. Intanto, non si sa ancora quale siano questi siti, nonostante molte richieste da più parti. Ed è quasi sicuro che tra le zone coinvolte nella lista ci siano le zone del Sud, tra Puglia, Molise, Basilicata, forse Lazio e Toscana. Il sito, stando a quanto riferito, ospiterà scorie “a bassa e media radioattività pari al 95% del totale” e “temporaneamente anche quelle ad alta intensità”. Insieme al deposito nazionale, sarà costruito un ancora non ben definito parco tecnologico, stando alle parole di Saglia “un luogo vivo, non un cimitero, e dimostrerà che accanto ad un deposito nucleare si puo’ vivere e lavorare”. Noi di Econote.it non siamo poi così d’accordo.