2011: l’Anno internazionale delle foreste

Si avvicina la fine dell’anno e quale migliore proposito, per il 2011, che regalarci un futuro e un mondo migliore? Mantenendo comportamenti sempre più ecosostenibili, impegnandoci, anche solo nel nostro piccolo, a non fare del male all’ambiente che ci circonda, a rispettarlo come mai fatto in precedenza?

Ricordiamoci anche che il 2011 sarà l’Anno internazionale delle foreste. Che significa? Significa che dobbiamo impegnarci a proteggere il verde del nostro pianeta. Significa che sono centinaia i km quadrati di foresta che vengono distrutti, quotidianamente, per mano dell’uomo. Nello specifico, per la conversione in terreni agricoli, per il taglio del legname e per l’insediamento della popolazione.

Ed è per questo che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nel 2006, ha proclamato il 2011 Anno Internazionale delle Foreste, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica a una gestione più rispettosa delle foreste della terra, nel presente e nel futuro.

Per questo si organizzeranno numerose iniziative, a livello locale e globale, per aumentare la consapevolezza e far capire l’importanza della conservazione e dello sviluppo sostenibile di tutti i tipi di verde. Per creare strategie a breve, medio e lungo termine: l’obiettivo prefissato dall’Onu, appunto, è quello di convincere i governi e le organizzazioni locali a unirsi con il comune obiettivo della sensibilizzazioni e delle azioni concrete.

Anche in Italia, dove i boschi e le foreste – oltre a regalarci pace, tranquillità, aria buona – servono anche a contrastare fenomeni come l’aridità e il degrado dei territori, a prevenire frane e erosioni, a garantire la fertilità del suolo. Soprattutto nel nostro paese che, più di altri, ogni estate è tormentato da incendi, dolosi e non, la promozione di un simile “Anno” deve far riflettere, prendere coscienza e AGIRE.

Quindi, prepariamoci a un 2011 ricco di soddisfazioni e successi, ma con un occhio particolare per l’ambiente e per i nostri boschi. Lasciamo un bel mondo alle generazioni che verranno.

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