6 consigli per non stirare

Ci avete mai pensato a non stirare più?

E’ ormai arrivato settembre. L’estate se ne sta andando, ma fa ancora un discreto caldo. Allora perché stirare? Vabbè, lo ammetto, questa è solo una scusa perché io non stiro nemmeno d’inverno. Sono pochissimi gli indumenti che mi sento in dovere di passare sotto il ferro. Primi fra tutti i grembiulini di mia figlia che va alla scuola dell’infanzia, ma solo esclusivamente per metterla al riparo dagli sguardi delle mamme che inamidano perfettamente gli abiti dei loro bimbi.

Di tanto in tanto stiro qualche camicia acquistata prima della “grande svolta” e la tovaglia che uso a Natale. Quando proprio non posso farne a meno, utilizzo un piccolo ferro da viaggio che si scalda subito e consuma poco.

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Oltre ad essere una liberazione, il non stirare comporta dei grandi vantaggi soprattutto in termini di risparmio. C’è risparmio energetico che, oltre a influire positivamente sull’ambiente, alleggerisce i costi delle bollette. Ci sono i poi risparmi di acqua e di tempo, un altro bene sempre più prezioso. E poi perché fare del lavoro che si può tranquillamente evitare? Non sentitevi quindi in colpa o inadeguati nel mettere da parte il ferro da stiro. Pensate piuttosto che state compiendo un gesto altamente ecologico.

 Ecco allora come procedere:

  • Mai lasciare i panni per molto tempo in lavatrice dopo il lavaggio. Stendete subito non appena finita la centrifuga.
  • Affinché il bucato si stiri asciugandosi, sfruttate la forza di gravità. Quindi sbattete energicamente i vestiti appena fuori dal cestello. Per quanto riguarda le magliette, appendetele apponendo le mollette nelle cuciture delle maniche (per intenderci, sotto le ascelle). In questo modo non si vedranno i segni delle pinze da bucato. Questo metodo vale anche per i vestiti e per tutto ciò che ha delle maniche.
  • Sempre per fare in modo che i panni non restino spiegazzati, deformati e con i segni delle mollette, appendeteli alle grucce. Se hanno bottoni ricordate di allacciarli. I vestiti, una volta asciutti, si possono direttamente appendere nell’armadio.
  • Per la biancheria che invece va riposta nei cassetti, stacchiamola dal filo e “stiriamola” con le mani appoggiandoci su un piano per piegarla.

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  • Se nei periodi invernali non potete fare a meno di utilizzare l’asciugatrice, niente paura, lo faccio anch’io! Quando estrarrete dalla lavatrice i panni sbatteteli e adagiateli uno sull’altro. Dopodiché mettete la pila così otteuta ordinatamente nel cestello dell’asciugatrice ed utilizzate il programma contrassegnato dall’armadio, ovvero biancheria pronta per essere riposta. A fine ciclo i vestiti non saranno secchi ma ancora un poco umidi. Appena l’asciugatrice ha finito piegate subito i vestiti ancora caldi e togliete le eventuali pieghe con le mani. Se non potete intervenire immediatamente alla fine del ciclo, date una rinfrescata di pochi minuti prima di procedere. Anche in questo caso esiste un apposito programma di “rinvenimento” che dura una decina di minuti.
  • Infine, quando acquistate nuovi indumenti assicuratevi che siano facili da stirare… con le mani! Esistono anche le camicie che non si stirano.

Avete visto? Basta mettere in atto pochi e semplici accorgimenti. Vi assicuro che se non lo dico -e quando lo svelo provo grande soddisfazione- nessuno si è mai accorto che non stiro e che mi sono liberata con gioia da questo balzello. Questa è l’ennesima prova che essere ecologici migliora sempre e comunque la vita!