Come migliorare la prestazione energetica del nostro appartamento

L’aumento del costo del carburante e, in generale, dei costi connessi al riscaldamento degli edifici ha spinto la ricerca e l’innovazione tecnologica verso il miglioramento dell’efficienza energetica degli involucri edilizi e degli impianti (figura 1).

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Figura 1 – Prezzi medi nazionali annuali del gasolio per il riscaldamento (Fonte: Mi.S.E.)

Oltre a finalità di tipo ambientale anche motivazioni di ordine economico possono rendere conveniente riqualificare un appartamento o, in generale, un’unità immobiliare soprattutto nel caso di edifici costruiti prima del 1991. Il costo delle opere e degli interventi è, nella maggioranza dei casi, a carico del singolo proprietario. Nonostante gli attuali incentivi statali per la riqualificazione energetica, può essere utile per il consumatore conoscere quali interventi può concretamente realizzare nella propria unità immobiliare.

Cambio delle finestre (Risparmio energetico: circa 5%)

La sostituzione degli infissi tradizionali in vetro singolo e telaio di legno/metallo, può rappresentare un possibile intervento per diminuire le dispersioni di calore. I serramenti di ultima generazione, permettono di limitare le perdite di energia ma non sono l’unica soluzione possibile.

Mettere il “cappotto” al nostro appartamento (Risparmio energetico: circa 15 – 20%)

Le spese per il riscaldamento sono legate, oltre che al volume da riscaldare ed alle utenze, anche alla capacità che hanno gli involucri edilizi (muratura, solai, etc) di “trattenere” il calore. L’isolamento dei muri può essere realizzato o internamente alla nostra abitazione o esternamente tramite l’applicazione di materiale termoisolante, solitamente sotto forma di pannelli.

La cappottatura interna presenta costi generalmente bassi e permette di ottenere un risultato discreto a fronte di una diminuzione dello spazio abitativo e dello spostamento, necessario, delle prese elettriche e dei termosifoni. E’ la soluzione idonea per chi vive in un condominio dato che può essere adottata in autonomia dal singolo proprietario. Il cappotto esterno è senza dubbio l’intervento più efficace per abbattere i costi per il riscaldamento. Tale soluzione tecnica“permette di correggere i ponti termici e ridurre gli effetti indotti nelle strutture e nei paramenti murari dalle variazioni rapide o notevoli della temperatura esterna” (ENEA).

Riscaldiamo dove serve (Risparmio energetico: dal 15 al 45%)

Le maggiori dispersioni sono legate alla presenza di ambienti non riscaldati accanto, sotto o sopra le nostre abitazioni. Le differenze di calore creano dei flussi di energia che si muovono dalle zone più calde verso le zone più fredde creando delle dispersioni termiche. Nelle abitazioni site al piano terra, l’isolamento dal terreno o dal garage sottostante può essere un possibile intervento migliorativo, così come la coibentazione dei solai di copertura.

Rinnoviamo la caldaia

La sostituzione della caldaia, soprattutto se obsoleta e mai controllata, potrebbe permettere di risparmiare sul costo del riscaldamento considerando che, gli impianti di ultima generazione, riescono a garantire una maggiore resa nella produzione di calore e di acqua calda sanitaria.

“Ed io Pago!”

Quanto può costare realizzare un intervento di efficienza energetica? L’ENEA, in un opuscolo informativo, ha individuato dei prezzi indicativi, aggiornati al 2006, per i possibili interventi. La convenienza è valutata in base al tempo di ritorno della spesa: maggiore è il numero di “0”, più rapidamente vedremo tornare il nostro investimento sotto forma di risparmi (Tabella 1)

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Tabella 1 – Possibili interventi per l’efficienza energetica (Fonte: ENEA)

Rivolgersi ad un tecnico competente può aiutarci a scegliere la soluzione adatta al nostro appartamento tramite una diagnosi energetica accurata e la definizione del tempo di ritorno degli investimenti. Migliorare la prestazione energetica della nostra unità immobiliare può concretamente aiutarci a risparmiare risorse economiche ed a tutelare l’ambiente.