Un aiuto per l’ambiente e per le nostre tasche: l’efficienza energetica.

Una possibile fonte di energia ancora inesplorata dall’uomo è rappresentata dal risparmio energetico. Questo particolare tipo di energia si genera a seguito dell’adozione di alcuni comportamenti ecosostenibili da parte dell’utente finale e, soprattutto, dall’utilizzo di tecnologie idonee per migliorare le prestazioni di alcuni mezzi tecnici. L’edilizia è considerata dall’Unione Europea uno dei punti focali della politica energetica, considerando che circa il 40% del consumo energetico finale deriva da case, uffici, negozi ed altri edifici non residenziali (Relazione della Commissione al Parlamento Europeo e al Consiglio, Bruxelles, 28.6.2013 COM(2013) 483).

La principale fonte energetica utilizzata, il gas naturale, ha registrato un aumento del 9,0% a partire dal 2009. L’incremento generalizzato del consumo di energia ai fini del riscaldamento, è legato in parte all’andamento climatico ed in parte all’installazione di nuovi impianti di riscaldamento autonomi nelle unità immobiliari un tempo sprovviste (Rapporto Annuale efficienza energetica ENEA 2011).

L’energia utilizzata nel settore residenziale negli ultimi 20 anni è stata impiegata, principalmente, per il riscaldamento delle abitazioni (68%), per gli usi elettrici obbligatori (17%), ma anche per la fornitura di acqua calda sanitaria (9%) e per la preparazione dei cibi in cucina (6%). Rispetto al 1990 l’efficienza energetica degli edifici è aumentata, ma la strada da fare è ancora davvero lunga (figura 1.)

unnamedFigura 1 – confronto consumi per uso nel settore residenziale nel periodo 1990-2010 (Fonte: ENEA)

Quanta energia potremmo risparmiare senza inquinare? Quanti euro potremmo destinare ad altri consumi o ad altri usi risparmiando sull’energia?

Anche soltanto piccole diminuzioni dei consumi energetici per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria potrebbero, da una parte, diminuire la produzione di gas serra e, dall’altra, aiutare l’utente finale ad ottenere un forte risparmio. Buona parte dell’energia impiegata per riscaldare un ambiente viene dispersa attraverso muri, finestre, pavimenti e soffitti. Gli sprechi provocano sia un danno ambientale sia un danno economico considerevole.

 casa

Quali sono quindi i possibili interventi per risparmiare energia e tagliare la bolletta?

I possibili interventi possono riguardare gli elementi opachi disperdenti (tetto, pavimento, muratura perimetrale), gli infissi, la modulazione del riscaldamento in funzione dell’uso degli ambienti domestici, il miglioramento dell’efficienza degli impianti di riscaldamento e condizionamento in genere. Ovviamente, realizzare degli interventi di miglioramento energetico comporta una spesa immediata da parte dell’utente finale ma, negli anni, capace di far tornare l’investimento. L’importante è scegliere l’intervento o gli interventi migliori per il nostro appartamento e per le nostre tasche.

Una prima valutazione sulla convenienza o sulla possibilità di realizzare interventi di riqualificazione energetica e/o risparmio energetico è legata all’anno di costruzione dell’edificio dove abitiamo. In base alla normativa vigente, ad esempio, gli edifici di nuova costruzione devono necessariamente rispondere a determinati requisiti in termini di riscaldamento e dispersioni termiche (tabella 1).

Anno di costruzione immobileTabella 1 – Relazione tra l’anno di costruzione di un edificio e la necessità di realizzare interventi di risparmio energetico.

Buona parte degli edifici esistenti, antecedenti al 1991, sono praticamente dei colabrodo dal punto di vista energetico, con forti dispersioni termiche e conseguentemente elevati costi necessari per garantire il comfort termico al loro interno. Prossimamente parleremo dei possibili interventi da realizzare per migliorare la prestazione energetica del nostro appartamento aiutando da una parte l’ambiente e, dall’altra, i nostri risparmi.