Ambiente, ecologia, attenzione per il territorio, giovani e cultura per il rilancio di Marcianise. Abbiamo fatto due chiacchiere con il candidato sindaco di Marcianise, Alessandro Tartaglione, sulle tematiche green che tanto ci stanno a cuore, e su come queste possano anche essere al centro del dibattito politico locale.
Quanto è importante oggigiorno l’ecologia e l’ambiente all’interno di un programma politico?
È fondamentale. Penso che ovunque sulla Terra la questione ambientale sia ormai prioritaria. Il riscaldamento globale è un grande problema, mentre nelle nostre terre la questione è strettamente legata alle questioni di carattere ambientale nel territorio tra Napoli nord e Caserta, tristemente chiamato Terra dei Fuochi. Qui si sono concentrati sversamenti abusivi di rifiuti, urbani e speciali, molte fabbriche inquinanti, ed è per questo che la questione ecologica è qui così importante.
All’interno del tuo programma ci sono molto riferimenti alle tematiche Green, ce ne parli nel dettaglio?
Innanzitutto è necessario un monitoraggio costante dell’aria che respiriamo. La città in cui vivo, Marcianise, non ha centraline di rilevamento della qualità dell’aria, per cui i cittadini non sanno quando gli inquinanti sforano il limite consentito e di conseguenza non si va ad intervenire per bloccare il traffico viario, o segnalare l’emergenza all’azienda sanitaria locale.
Abbiamo anche un piano per la mobilità sostenibile, dal momento che Marcianise è una città pianeggiante ci si può muovere agevolmente in bici. Per incentivare questo tipo di mobilità sarà necessario fare degli interventi di tipo urbanistico che permettano di avere una scala di priorità, partendo dal soggetto più debole che è il pedone, passando poi per il ciclista, fino ad arrivare al cittadino motorizzato. Ci sono una serie di accorgimenti da mettere in atto, come le “Zone 30”, zone in cui il traffico rallenta fortemente, grazie anche a controlli specifici di tipo tecnologico. Abbiamo un piano anche per il sistema di trasporto elettrico, come le navette per raggiungere i punti nevralgici della città.
In uno dei tuoi ultimi post su Facebook hai parlato dell’Agricoltura e del ritorno alla Terra anche come possibilità per i giovani del territorio in questo caso del territorio di Marcianise. Ce ne parli?
L’azione green del nostro programma continua anche con la messa in primo piano del settore dell’agricoltura, incentivando l’imprenditoria giovanile legata alla terra. Abbiamo pensato di riattivare questo settore, cosa che comporterebbe oltre che un aumento dello sviluppo economico cittadino, anche un controllo più incisivo del territorio, soprattutto per ciò che riguarda gli sversamenti di rifiuti. Infine abbiamo pensato anche ad orti urbani e sociali, perché riteniamo la cultura del km 0 importante, affinché i cittadini possano produrre da sé tutta una serie di beni primari, avendo a disposizione un appezzamento di terreno dato in concessione dal comune stesso, che ha moltissimi terreni incolti.
Per quale motivo secondo te in Europa e penso alla Germania alla Svezia le tematiche Green stanno a cuore alla gran parte della popolazione e i partiti Verdi sono tra i più votati a differenza che in Italia?
I paesi che hai nominato sono all’avanguardia sia per mobilità sostenibile sia per l’attenzione specifica al green. Sono avanti perché hanno fatto un percorso intelligente che parte dall’informazione. Nessuna rivoluzione, soprattutto quella green, può essere effettuata se non ci sono cittadini informati. Dobbiamo riportare al centro le tematiche green anche nell’informazione e dobbiamo rimettere al primo posto la salute e il benessere delle persone.
Ti accompagnano molti giovani nella tua campagna, c’è una sensibilità diversa da parte loro?
Noi li abbiamo molto stimolati, coinvolti nel progetto e molti dei giovani sono candidati nelle nostre liste. Non sono però solo giovani, non è solo questione anagrafica, ma di sensibilità verso alcuni temi. Non solo l’ambiente, ma il sociale e la cultura. Loro però hanno la capacità di essere più liberi rispetto a ragionamenti vecchi e ormai superati.
Cosa fa Alessandro Tartaglione nel piccolo e nella sfera personale per rispettare l’ambiente e adottare uno stile di vita sostenibile?
L’azione ambientalista per me è iniziata da molto tempo, via via ho cercato di eliminare cattiva abitudini, come la produzione eccessiva di plastica. Ad esempio, a partire dallo spazzolino: per me e la mia famiglia ho comprato degli spazzolini in bambù. Poi ho eliminato le bottiglie di plastica, usando borracce e acqua della condotta idrica. Al supermercato uso le mie bag per evitare inutili buste di plastica e lo stesso faccio quando vado a fare shopping. Sono piccoli accorgimenti per evitare di produrre materiali ingombranti che vanno subito a finire nella differenziata. Nel nostro comune già da più di 10 anni c’è differenziata porta a porta, ma il problema ora non è tanto differenziare, ma diminuire la quantità di rifiuti prodotti. Nel nostro programma c’è proprio la volontà di arrivare a “rifiuti zero”. Dobbiamo pensare che tutte le nostre azioni avranno un impatto sulle future generazioni, quindi dobbiamo stare molto attenti, e in questo ci muoviamo nel solco tracciato anche dal movimento di Greta Thunberg.