Intervista al viaggiatore – Luca Badanai

Continuano le nostre interviste ai viaggiatori. Stavolta incontriamo un viaggiatore instancabile, che da ormai alcuni anni gira il mondo, lavorando. Una bella storia fatta di passione, amore per l’avventura, capacità di adattarsi con poco per vivere. Godetevi questa intervista a Luca Badanai, della community Mondeando.

Cosa ti ha spinto a intraprendere i primi viaggi?

Credo che le motivazioni che mi hanno spinto a viaggiare siano le stesse di tanti altri viaggiatori. La voglia di vedere nuovi posti, conoscere nuove culture, mettermi alla prova in un paese straniero. Volevo accumulare più esperienze di vita contemporaneamente e renderle più concrete per lavorare in futuro nel mondo dei viaggi.

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Qual è la tua storia? Hai lasciato un lavoro stabile per viaggiare a tuo piacimento, o riesci a conciliare le due cose?

Ho lavorato 10 anni in Italia come carpentiere, sono partito con i miei risparmi e con un piano ben preciso che consisteva di viaggiare e lavorare nei paesi dove mi consentivano di farlo.

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Come hanno preso le tue scelte amici e parenti?

La mia famiglia molto male, tutt’ora non si capacitano all’idea di avere un figlio che non si stabilizza. I miei amici li sento spesso con le nuove tecnologie, e si rimane sempre in contatto. In fondo, è impossibile sparire nel nulla.

Cosa significa per te decrescita felice e come si applica ai tuoi viaggi?

Significa tutto, vivo da 4 anni con quel che mi ci sta nello zaino, viaggiare ti insegna ad eliminare il superfluo, vivere con il minimo indispensabile,  non sprecare e condividere. Viaggiare zaino in spalla, lentamente è decisamente un modo di vedere il mondo più sostenibile che la vacanza di 15 giorni.

Parlami un po’ di Mondeando, una community molto attiva. Cosa rappresenta?

Mondeando più che una community vuole essere un punto di riferimento per chi condivide il nostro stile di vita, ossia quello di vivere viaggiando. Attraverso il mio blog ho aiutato tanti ragazzi indecisi a fare il primo passo, a volte basta solo un piccolo incoraggiamento da chi quel passo l’ha già fatto per darti la giusta motivazione.

Nei tuoi numerosi viaggi, un posto che ti  ha deluso e un posto che ti ha sorpreso?

Sinceramente non ci sono posti che mi hanno deluso, questo non significa che non sia stato in posti terribili dove sono scappato dopo qualche ora. Però sapevo più o meno sempre a cosa andavo incontro.  Le sorprese al contrario sono state tantissime; ogni stato che visitavo mi regalava qualcosa di nuovo che non mi sarei mai immaginato. Se proprio devo scegliere, non mi è piaciuta Lima, città inquinata e grigia mentre mi ha sorpreso Medellin.

Su Econote parliamo spesso di natura. Quale è stato il paese “naturalisticamente” più bello che hai visto?

Se la giocano Stati Uniti e Bolivia come paesaggi naturalistici. A livello regionale la Patagonia stravince. Mentre un singolo luogo il Parco nazionale dei Lençóis Maranhenses in Brasile

Quali sono le piccole e le grandi scelte che fai per rispettare l’ambiente?

Cammino. Cerco di camminare il più possibile, evitando di prendere mezzi e utilizzare App di sharing quando è possibile per gli spostamenti più lunghi.

Che progetti hai nel breve-medio periodo? continuerai a viaggiare?

Ora con il Covid si può fare ben poco ma appena riapriranno vorrei tornare negli Stati Uniti per visitare i grandi parchi del nord.