Nasce “FacciamoEco”, gruppo ecologista alla Camera

Arriva “FacciamoEco”. Lo annunciano i deputati del Misto Rossella Muroni, Alessandro Fusacchia e Lorenzo Fioramonti: “Siamo felici oggi di annunciare la nascita della componente ecologista dal nome FacciamoEco in collaborazione con la Federazione dei Verdi”.

Quindi alla Camera sarà presente una nuova componente green, importante. L’ecologia al centro del loro progetto. In mancanza di un partito propriamente Verde che faccia valere le proprie posizioni, l’impegno dei tre deputati sembra degno di attenzione.

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Le dichiarazioni

  “In questa fase politica in cui tutti si reinventano ecologisti, è importante che chi ha una storia di impegno concreto sul fronte ambientalista faccia sentire la propria voce, dando spazio a tutte quelle realtà associative e scientifiche che da decenni si battono per una vera transizione ecologica del Paese. Grazie all’accordo con la Federazione dei Verdi abbiamo deciso di mobilitarci per ricordare come un vero cambiamento sia possibile solo dando ‘voce’ a chi non ce l’ha, soprattutto le nuove generazioni, che ci chiedono un’inversione di rotta tanto radicale quanto concreta per garantire un futuro sostenibile. L’ambientalismo politico non può prescindere da una nuova visione dell’economia, che sia improntata ai valori dell’ecologia, facendo leva su tutti gli ecosistemi dell’innovazione tecnologica e sociale”.

C’è da sottolineare che in Europa, a differenza dell’Italia, i partiti che mettono al centro delle loro scelte l’ecologia, l’ambiente, la sostenibilità, sono molteplici e così facendo intercettano un elettorato trasversale.

Stando sempre alle loro dichiarazioni:    “Lotteremo contro il greenwashing, contro la finta transizione che si trasforma in ‘transazione’ e incalzeremo il Governo per passare dalle parole ai fatti. Cominciando con una serie di proposte concrete, dall’inserimento di un servizio civile ambientale nel PNRR per unire lavoro e formazione sulla messa in sicurezza del territorio, fino ad una riforma fiscale green (partendo dal taglio graduale dei sussidi ambientalmente dannosi) e ad un nuovo approccio sulla scuola e sulla ricerca, vere leve dello sviluppo di una nazione”.