Finanza green, è possibile anche online?

Negli ultimi tempi il concetto di limitare l’inquinamento prodotto da ogni singolo essere umano è sempre più diffuso. Lo si applica del resto a qualsiasi attività umana, investimenti compresi. Il concetto di finanza green è abbastanza circoscritto, perché sostanzialmente comporta l’idea di investire esclusivamente in aziende e in settori a basso impatto ambientale, o che sono necessari per diminuire l’inquinamento. Chi vuole avvicinarsi al mondo della finanza green lo può fare anche tramite i siti dei broker che operano online, facendo ovviamente attenzione agli strumenti che utilizza.

Quale finanza green online
Partiamo con dire che per potersi dedicare alle speculazioni in rete è necessario informarsi su quali siano i siti di trading affidabili, che non celino piccoli raggiri e che effettivamente consentano di investire anche in ambiti green. Ormai da alcuni anni anche in Italia sono disponibili siti completamente dedicati agli investimenti, che offrono informazioni di qualsiasi genere, comprese quelle che riguardano l’affidabilità delle piattaforme di trading. Attraverso questo tipo di informazioni è possibile scegliere la piattaforma più interessante, valutando le offerte disponibili e i differenti approcci dei singoli broker. In modo da avvicinarsi con attenzione a un mondo decisamente molto rischioso. Ricordiamo infatti che il trading con gli strumenti derivati è solitamente ciò che propongono le piattaforme di trading ed è uno dei metodi di investimento più rischioso. Oggi per cominciare questo tipo di speculazione servono pochi minuti, questo non deve però trarre in inganno chi è alle prime armi: è sempre consigliabile seguire dei corsi, in modo da avere ben chiaro come si svolge questo tipo di investimento.

Cos’è la finanza green
Sostanzialmente si parla di finanza green ogni qual volta si considerano obbligazioni correlate ad attività che possono migliorare la situazione dell’ambiente. All’atto pratico stiamo parlando di un qualcosa che si sta sviluppando solo negli ultimi anni, sulla scorta di quanto è avvenuto con la finanza sostenibile. Se in questo secondo caso si tratta di investimenti in ambiti che permettono di ottenere dei vantaggi positivi su più fronti: ambientale, sociale, politiche mondiali e della zona. La finanza green può essere per certi versi considerata una parte della finanza sostenibile, quindi ad essa strettamente correlata, in quanto si concentra soprattutto sulla possibilità di investire in aziende, titoli azionari, bond e altri prodotti finanziari che rimandano ad aziende ecosostenibili, o che si impegnano in attività volte a migliorare la situazione dell’inquinamento ambientale. I green bond sono un chiaro esempio di finanzia green; sono delle obbligazioni che riguardano realtà che investono su scopi ecologici di vario genere.

Gli ambiti delle società green
Passando dal concetto di finanza green a quello di cosa può essere considerato un investimento green, “verde” in italiano, la questione si amplia in modo sempre maggiore. Proprio negli ultimi anni un numero crescente di realtà economiche ha cominciato a investire in soluzioni che migliorano l’impatto ambientale correlato all’esistenza umana. Si tratta ad esempio di imprese edili o di produzione di materiali per l’edilizia ecocompatibile, che fa uso di risorse rinnovabili. O anche in società che riducono la produzione di rifiuti o il consumo di energia proveniente da combustibili fossili. I green bond oggi sono emessi anche da alcuni governi, l’Unione Europea è in particolare in prima linea in questo settore.

Come sapere se uno strumento finanziario è green
Oggi le società e le imprese che offrono un profilo sostenibile devono rispondere ad alcuni requisiti essenziali. Chiaramente il primo riguarda la necessità che i proventi ottenuti tramite la singola obbligazione siano effettivamente utilizzati per un preciso progetto “verde”, di qualsiasi genere ma comunque ben precisato nel momento in cui si emette lo strumenti finanziario. Le società o i governi che emettono questi bond devono quindi offrire un rendiconto costante, chiarendo come sono utilizzati i capitali ottenuti. Questo rendiconto deve essere chiaro e trasparente e le società che emettono green bond sono obbligate a pubblicarlo almeno una volta all’anno. La verifica degli investimenti e della documentazione deve essere svolta da un revisore esterno. Oggi sono disponibili diversi prodotti finanziari green, tra cui anche fondi di investimento e obbligazioni emessi da varie fonti.

Green e sostenibile
Come abbiamo già accennato i green bond fanno parte di diritto di una branca più ampia degli investimenti che è quella che guarda alla sostenibilità. Il concetto di sostenibilità in ambito finanziario si esprime con l’acronimo ESG, Environmental, Social and Governance; l’acronimo indica che uno strumento finanziario, una società o un titolo azionario, fa attenzione all’ambiente, all’ambito sociale che vi sta intorno e alla governance. Oggi per l’investitore è possibile conoscere con certezza quali sono gli investimenti con un elevato indice ESG, che quindi offrono la possibilità di investire all’interno di realtà volte a migliorare non solo la situazione economica del singolo soggetto, ma anche l’intera realtà economica e ambientale a livello mondiale. Questo tipo di concetto è presente ormai da diversi anni ed è partito dall’idea che migliorando l’ambiente, le politiche sul lavoro, diminuendo l’inquinamento prodotto da un’impresa, si possono ottenere maggiori successi, soprattutto considerando la questione a lungo termine.

I green bond europei
La Comunità Europea è di fatto la prima a emettere green bond, o meglio green eurobond. Nello specifico lo sta facendo proprio in questi mesi, per finanziare fino a un terzo dei recovery fund assegnati a ogni Stato dell’Unione. In questo caso si tratta anche di andare a favorire la transizione da un’economia di vecchio stampo verso un’economia verde, pulita, che preveda la modernizzazione delle aziende produttive ma non solo. È un passo importante per la UE, che coinvolge in prima persona anche l’Italia. I fondi che il nostro Paese otterrà per il PNRR dovranno infatti essere utilizzati, per almeno il 37%, per investimenti che vadano a migliorare la situazione climatica. Grazie all’emissione dei nuovi Green Eurobond sarà proprio l’Europa il maggiore emittente di obbligazioni verdi, pensate per il miglioramento del clima in tutto il pianeta. Si tratta di un impegno importante per la Comunità europea che una volta di più punta il dito sulla necessità di diminuire l’impatto ambientale delle attività umane, come fondamentale soluzione all’inquinamento oggi presente nell’atmosfera.