Genetica della cannabis | Ecco come è stata creata la tua varietà preferita

Da tempo in tutto il mondo si dibatte sulle innumerevoli caratteristiche positive della cannabis (o canapa). Al di là dei facili tabù e delle perplessità di una parte della popolazione, sempre più ridotta tra l’altro, sono ormai riconosciuti i suoi meriti e le sue proprietà.

Nota all’uomo da migliaia di anni, può essere usata sia per scopi medici che ricreativi. Non solo poi, le sue fibre possono essere usate in vari modi, e anche i semi hanno applicazione comune. Negli ultimi venti anni, la notorietà della cannabis è cresciuta a dismisura, con il proliferare di vari shop, non solo in Olanda, dove da sempre c’è una grande libertà sull’argomento.

Stiamo parlando, inoltre, di una pianta naturale i cui semi contengono sostanze che contribuiscono anche al benessere dell’individuo, mentre la canapa in generale ha tantissime proprietà molto importanti. Può essere usata per la bonifica dei terreni e inoltre per la costruzione di abiti, carta, scarpe e molto altro ancora.

La pianta appartiene alla famiglia delle piante angiosperme, ed è composta da 3 gruppi principali: Cannabis Sativa, Cannabis Indica e Cannabis Ruderalis. Da queste, derivano numerose varietà, alcune naturali, ma altre invece create dall’uomo. Sono tante le varietà di cannabis, e dietro ognuna di essa c’è un grande lavoro da parte dei coltivatori. Sin dall’antichità si è cercato di approfondire gli studi in merito.

Mescolando le varie genetiche progressivamente nascono poi e si sviluppano le diverse varietà: gli allevatori hanno svolto un eccellente lavoro negli anni per ottenere i diversi ceppi, nel corso dei secoli, conservando le varietà migliori, incrociandole con altre varietà, creando ibridi che poi nel tempo si sono rivelati con qualità uniche.

Perché è importante la genetica

Per le piante accade la stessa cosa che succede con gli esseri umani: la genetica è importante, e come determinati geni portano per noi occhi di un colore e capelli di un altro, così succede per la cannabis. Ora, esistono per la Cannabis le varietà cresciute in modo naturale, quindi con una evoluzione genetica autonoma, ma anche quelle varietà ibride, nate quindi da accurata selezione dei semi, per poi creare le varietà migliori. La genetica della cannabis e la conservazione delle genetiche con i semi è una attività importante e, soprattutto, non è esclusività dei coltivatori più preparati.

Anzi, puoi essere un allevatore anche a casa e senza grandi conoscenze. Pare che, inoltre, numerosi ceppi di cannabis siano nati nelle mura di casa, e per caso. I coltivatori ci tengono molto alla genetica delle piante, perché è grazie a questa che un raccolto avrà o meno successo. Per entrare nei termini tecnici, si definisce breeding, che sarebbe l’Allevamento selezionato di animali o piante. Si può andare per tentativi, e col tempo si acquista una importante capacità per avere successo in questo tipo di coltivazione.

L’importante lavoro di selezione e ibridazione dei vari coltivatori ha permesso che oggi ci siano delle varietà di qualità molto elevata. Solo le genetiche migliori vengono incrociate per poi arrivare a una nuova genetica, che possa quindi sfruttare il meglio dei genitori per avere proprietà ancora più pregiate. Per chi è interessato al tema, quindi, c’è tanto da scoprire e imparare.