Isolamento termico ed inquinamento ambientale: l’importanza di fare la nostra parte

Si parla molto, soprattutto nelle ultime settimane, di quanto sia importante ridurre le emissioni di inquinanti nell’atmosfera per cercare di contenere il fenomeno del surriscaldamento globale.

I recenti accordi del G20 dello scorso mese di Novembre parlano di un impegno dei grandi della Terra nei limitare a 1,5 gradi l’innalzamento delle temperature da qui al 2030 (quanto poi si passerà dalla teoria alla pratica non è dato saperlo).

Sicuramente le emissioni da parte di fabbriche o grandi complessi aziendali incidono non poco, senza contare il livello di polveri sottili che derivano dall’inquinamento stradale.

Quello di cui forse non tutti sono ancora consci è, però, l’importanza che ha assunto l’inquinamento domestico sul peso complessivo delle problematiche ambientali.

Recenti studi sull’impatto del riscaldamento nelle case italiane (solo per limitarci a dati nazionali, ma la problematica la si può riscontrare pressochè ovunque) evidenziano come il riscaldamento degli edifici incida in misura superiore a 6 volte maggiore in confronto all’inquinamento generato dal trasporto su gomma!

In particolare gli ultimi dati relativi al 2018 parlano di come il settore residenziale da solo sia responsabile del:

  • 65% della quantità di polveri sottili emesse;
  • oltre il 50% di Pm10;
  • 60% di monossido di carbonio (CO)

La cosa davvero singolare è che, se si va a considerare quello che è il parere dell’opinione pubblica sull’argomento, sembra quasi che questa proporzione vada a ribaltarsi completamente.

In pratica, sono ancora in molti a pensare che la casa incida in una misura molto inferiore rispetto a quella che è la realtà dei fatti.

Le emissioni di Co2 incidono negativamente sulla qualità dell’aria respirata nei grandi centri urbani, ma anche nei medio-piccoli la situazione tende a non essere particolarmente rosea, soprattutto considerando il numero sempre crescente di veicoli in circolazione.

La speranza è che la crescente immissione nel mercato di veicoli ibridi elettrici, unito all’impegno che molti paesi stanno portando avanti verso la progressiva messa al bando dei motori endotermici (auto benzina e diesel, ma comunque con tempistiche ancora particolarmente lunghe per avere riscontri positivi nell’immediato), contribuisca a generare un minor impatto sul totale delle emissioni in atmosfera, ma ovviamente si tratta di un processo di transizione ancora lungo.

Cosa si può fare per le nostre abitazioni?

I consumi energetici e le spese per il riscaldamento diventano sempre più una problematica da affrontare, anche alla luce dei recenti aumenti sulle bollette di luce e gas, che sembrano ulteriormente rinnovati per il nuovo anno.

Si rischia di vedere un incremento di spesa per famiglia di oltre 1100 euro rispetto a soli 12 mesi fa, una batosta senza precedenti purtroppo aggravata dall’aumento dei costi delle materie prime!

Per quanto riguarda gli edifici, l’immissione dei nuovi bonus per l’efficientamento energetico degli edifici sta sicuramente ponendo le basi per un miglioramento su edifici vecchi e progettati senza il minimo criterio di isolamento termico (e sono la maggior parte, purtroppo).

Come ben sappiamo si tratta comunque di un processo lungo, considerando che una riqualificazione dell’intero patrimonio edilizio italiano è pressochè un’impresa titanica!

Sicuramente la grande richiesta di lavori che sta letteralmente sommergendo il settore dell’edilizia è, da una parte positivo, perché dimostra come ci sia interesse a riqualificare edifici vecchi migliorandone le prestazioni energetiche e riducendone i consumi, dall’altra crea colli di bottiglia dovuti ad una scarsità di materie prime disponibili, oltre che un aumento dei costi delle stesse, generando rallentamenti importanti.

L’isolamento termico resta comunque l’arma migliore che abbiamo per poter fare la nostra parte nella riduzione di emissioni nell’ambiente esterno, e risparmiare sui consumi, soprattutto alla luce dei rincari in vista.

Quale tipologia di isolamento è la migliore per la nostra abitazione?

Impossibile dare una risposta univoca: ogni edificio ha caratteristiche peculiari e problematiche diverse dagli altri.

Il miglior consiglio che si può dare è affidarsi ad esperti in coibentazioni termiche, in grado di analizzare l’edificio nel suo complesso e valutare i correttivi più utili.

Tra questi possiamo citare:

  • isolamento dall’esterno, cappotto isolante
  • isolamento dall’interno, come i cappotti interni, ma anche infissi e serramenti
  • isolamento in intercapedine, con l’utilizzo di materiali isolanti performanti che riempiano il vuoto presente in esso (l’utilizzo di schiume isolanti in questi casi è molto utile, per la loro capacità di riempire gli spazi delle intercapedini e conferire così un completo livello di isolamento della parete presa in esame).
insufflaggio con schiume isolanti

La raccomandazione resta sempre la stessa: mai affidarsi a soluzioni fai da te, considerando che l’inesperienza nella scelta dei migliori materiali e soprattutto nella loro posa, possono generare danni molto gravi, che necessitano di costi ulteriori nel porre un correttivo ed applicare in seguito l’isolante realmente adatto.

Affidiamoci, invece, ad un tecnico abilitato per la realizzazione di un progetto tecnico preventivo serio.

Ne guadagnerete sicuramente in termini di risultati di coibentazione, e contribuirete non solo a risparmiare ed incrementare il valore dell’abitazione, ma anche a generare quel minor impatto sull’ambiente che, per quanto possa sembrare una goccia nel mare, può fare davvero la differenza.