CREATIVITA’ ECOLOGICA

La creatività come soluzione al risparmio energetico. Non è finzione, ma un’esperienza che sta coinvolgendo numerose città italiane e del mondo. L’idea parte otto anni fa a Reggio Emilia, con l’intento di contenere in grandi spazi tutto ciò che viene scartato dalle industrie, stimolando la curiosità di bambini verso oggetti apparentemente inutili.
“Fare del riuso un atto creativo”, ha affermato il responsabile del centro di Lecco “Re Mida”, questo il nome del progetto, “liberando i materiali dal ciclo economico e produttivo per farli entrare in quello didattico”. Ed è proprio di didattica che si parla, se delle 30mila persone coinvolte la maggior parte sono bambini, invitati a liberare la propria fantasia, ascoltando i materiali, imparando che ci sono tanti modi di vedere il mondo.
Alla fine del percorso, si costruisce. Si parte da quattro oggetti e, senza usare colla o nastro adesivo, si dà forma a cose nuove: nascono così robot, piscine, lampade, astronavi.
Dare un valore a quello che normalmente viene considerato un errore, uno scarto, fa comprendere che gli oggetti possono avere una bellezza indipendente dalla loro utilità.
Un approccio positivo come quello di “Re Mida” è esemplare se si vuol vivere la difficile realtà dell’ecologia in modo propositivo.

Per saperne di più “Note Ecologiche” vi consiglia il sito http://www.remidalecco.it/, senza dimenticare che anche la città di Napoli ha aderito all’iniziativa, vantando di ben due centri: uno presso il Quartiere Chiaia, e l’altro a Ponticelli.