Il motore a batteri

Incredibile quello che si riesce a fare con i progressi tecnologici. Addirittura si riesce ad usare i batteri, sì proprio i batteri, per creare energia utile per applicazioni ad alta miniaturizzazione.

Sono stati i Ricercatori INFM-CNR a scoprire come sfruttarli, e la ricerca è stata pubblicata sulle Physical Review Letters.
Questi quindi sono “motori batterici” dal funzionamento prevedibile, costante, ma non solo. Riescono ad avviarsi senza intervento umano.
I motori batterici sono diventati un campo di intensa ricerca da quando nel 2006 se ne è dimostrata la fattibilità in Giappone. Ed ora si pensa di usarli per alimentare tutta una serie di apparecchi microscopici, come impianti micromedicali o nanodispositivi ancora tutti da inventare.
Da tenere presente però che un motore batterico è composto, oltre che di microrganismi, di due altri ingredienti: la soluzione in cui sono immersi, e particolari microingranaggi che i batteri possono mettere in movimento. È proprio da questi ingranaggi che si progetta di estrarre energia, in modo semplice ed economico grazie a Luca Angelani, del laboratorio Smc di Infm-Cnr, e Roberto di Leonardo e Giancarlo Ruocco, del laboratorio Soft di Infm-Cnr.
Restiamo in attesa di sbalordirci, allora.