Sbadituf e Aidos: “Non c’e’ sviluppo senza salute”

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Simona Bassano di Tufillo, in arte Sbadituf, vignettista da sempre vicina alle tematiche ambientali, sociali e delle pari opportunità, ha prestato la sua matita ad un’altra causa molto importante, relativa alla salute delle donne nei paesi in via di sviluppo della ong Aidos.

In allegato al prossimo numero di Internazionale, in edicola venerdì 26 febbraio, troverete alcune strisce realizzate da Sbadituf. In anteprima su Econote una delle vignette dal titolo “Supereroi”. E domani correte in edicola a recuperare le altre.

“INTERNAZIONALE” in edicola il 26 febbraio esce con in allegato una pubblicazione dal titolo “NON C’E’ SVILUPPO SENZA SALUTE”, curato da AIDOS e realizzato dall’associazione indipendente di giornalisti “Lettera 22”, allo scopo di divulgare gli obiettivi della Campagna del Millennio delle Nazioni Unite e fare il punto della situazione allo stato attuale.

Gli obiettivi di Sviluppo del Millennio sono 8:
1) Sradicare la povertà estrema e la fame;
2) Garantire l’educazione primaria;
3) Promuovere la parità dei sessi e l’autonomia delle donne;
4) Ridurre di due terzi la mortalità infantile al di sotto dei 5 anni;
5) Migliorare la salute materna, riducendo la mortalità materna e rendendo possibile l’accesso universale ai sistemi di salute riproduttiva (e qui intervengono i miei fumettini…);
6) Combattere l’HIV/AIDS, la malaria ed altre malattie;
7) Garantire la sostenibilità ambientale;
8 ) Sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.

Questa lista di obiettivi è stata firmata nel 2000 da 191 paesi dell’ONU che si sono impegnati a raggiungere gli obiettivi entro il 2015.

La crisi economica mondiale però sta rallentando drasticamente l’impegno internazionale in merito, e sono proprio i paesi in via di sviluppo, i meno colpevoli in assoluto della crisi, che ne pagheranno le maggiori conseguenze. Nonostante la salute sia al centro dei Millenium Goals, una donna al minuto muore di gravidanza ogni giorno, sopratutto nel sud del mondo.

I finanziamenti per la pianificazione familiare si sono ridotti del 50% dal 1997 al 2007. Per garantire diritti sessuali e riproduttivi entro il 2015, i finanziamenti dovrebbero triplicare nei prossimi 4 anni. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione, servono 74,7 miliardi di dollari entro il 2010.
L’Europa resta il più grande donatore mondiale con il 67% dell’aiuto pubblico allo sviluppo, anche se la percentuale è “gonfiata” dalla cancellazione del debito dei Paesi poveri.
L’Italia però, insieme a Portogallo e Austria, è tra gli ultimi donatori europei.

Oltre ad un’intervista con la fondatrice della Campagna del Millennio Evelin Herfkens, “NON C’E’ SVILUPPO SENZA SALUTE”, la pubblicazione offre spazio a testimonianze di donne da varie parti del mondo: dal Venezuela dove a Caracas ogni 12 giorni una donna viene uccisa dal proprio compagno, dalla Giordania, con il racconto di un Centro per la Salute delle Donne sta cambiando la vita (in meglio) a tante famiglie, dallo Zambia, dove Annie, pastore protestante e sieropositiva, che ha trasformato la propria esperienza in un’arma contro lo stigma, e dal Nepal, che fino al 2002, anno in cui una legge ha depenalizzato l’aborto, era uno dei paesi asiatici a maggiore mortalità materna.
Per concludere con ottimismo e speranza, due pagine dell’opuscolo sono dedicate alle strisce a fumetti di Sbadituf dal titolo inequivocabile: “condomISSION“. Protagonisti delle strisce a fumetti sono 2 preservativi animati (in tutti i sensi) da spirito di forte impegno umanitario che ci regalano un sorriso pur puntualizzando alcune informazioni importanti, inerenti al tema della pubblicazione.