La novità proviene dalla China Agricultural University: una mucca che produce latte umano. Si tratta di mucche trasngeniche, ossia OGM, alle quali sono state conferite nuove proprietà tramite ingegneria genetica. Le proprietà (tanto discusse, ovviamente…) consistono nella secrezione di latte simile a quello umano in costituenti (ad esempio contiene proteine umane come il lisozima, un’enzima battericida presente nelle secrezioni umane ed animali – tranne che nei bovini – capace di distruggere le pareti cellulari di alcuni batteri, e la lattoferrina, proteina legante il ferro, importante per la crescita batterica). In più è reso più grasso del 20 %.
Un tale alimento potrebbe sostituire in futuro i latte in polvere, ampiamente usati ma carenti dal punto di vista nutrizionale.
Le reazioni degl’avversari degl’OGM non si sono fatte attendere: c’è chi urla allo sfruttamento degl’animali e chi alla dannosità del latte.
È chiaro che la salute venga prima di tutto. Infatti sarà dovere di chi è di competenza verificarne le proprietà e la sicurezza.
Per quanto riguarda lo sfruttamento, invece, c’è da ricordare che già di norma le mucche da latte sono sfruttate per produrre latte per il mondo adulto.
Accertata “l’innocuità” di tale alimento, esso potrà essere il primo di tanti altri (sia di origine animale che vegetale) che potrà entrare a far parte della nostra dieta, migliorandola.
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