Le giornate di primavera FAI in Campania

Martedì mattina, nella splendida cornice della Chiesa di San Rocco alla Riviera di Chiaia, c’è stata la presentazione delle Giornate FAI di Primavera in Campania.

La chiesetta, incastonata in un regale palazzo che dà sulla Villa Comunale, è un angolo appartato particolarmente adatto a questa conferenza stampa. È anch’essa uno di quei beni che il FAI da sempre si occupa di tutelare e far conoscere, e che spesso, soprattutto a Napoli, dimentichiamo di possedere.

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Voglia di cultura, desiderio di cose belle: questo è sembrato essere il leit-motiv della presentazione, che ha visto alternarsi i vari capi delegazione del FAI in Campania, che hanno spiegato e raccontato nel dettaglio quali saranno i 36 siti aperti sabato 22 e domenica 23 marzo, a contributo libero, con visite guidate da circa 2000 giovani Apprendisti Ciceroni delle scuole medie e superiori.

Napoli, ma non solo Napoli: Salerno, Avellino, Benevento, Caserta. Spazi e luoghi da rivalutare, in tutta la Campania (scopri qui il dettaglio di tutti i luoghi).

Ad esempio, abbiamo scoperto che l’Irpinia è una terra di castelli, ce ne sono tantissimi e due di questi saranno visitabili il prossimi weekend: il Castello Ducale di Bisaccia (dalle 10 alle 12, e dalle 14 alle 18) e il Castello di Sant’Angelo dei Lombardi (stesso orario). Restando invece a Napoli, è un piacere sapere che la splendida Villa Rosebery e la meno conosciuta Villa Lucia apriranno le porte (sabato solo agli iscritti FAI, domenica al pubblico) saranno visitabili. Per non parlare dell’Archivio di Stato, ospitato negli spazi del Monastero dei Santi Severino e Sossio, che aprirà anche le porte di alcune stanze – e relativi documenti – solitamente non accessibili.

Sempre in tema di castelli, in provincia di Benevento sarà aperto il Castello di Ceppaloni, mentre per restare in provincia di Napoli, una segnalazione particolare per l’Anfiteatro Flavio, a mio parere sempre meritevole di una visita.

Con una conferenza stampa in una location così suggestiva il Fai Campania dimostra tutta la sua voglia di bellezza. Perché è dalla bellezza, dalla cultura, che si deve ripartire. Dall’ambiente.

L’imperatore Augusto, a cui queste giornate di primavera sono dedicate nel bimillenario della morte, sottolineava sempre il “potere civilizzatore della cultura”.

Sembrerebbe che, a duemila anni di distanza, ce ne siamo beatamente dimenticati, ma non è troppo tardi per rinfrescare nella memoria di tutti questi buoni principi.